“Più che interrogarci su come far passare il Vangelo alla Tv, occorrerebbe chiedersi come i media ci guardano”. Lo afferma padre Gabriel Nissim, giornalista e domenicano che è stato invitato nei giorni scorsi dalla diocesi di Sion a parlare del rapporto Chiesa-media agli operatori pastorali di lingua francese. Il religioso ha messo in evidenza il passaggio epocale da un modello piramidale ed unilaterale della comunicazione ad un sistema sempre più interattivo. Anche per la Chiesa, questo cambiamento ha delle conseguenze: secondo il domenicano “non si tratta più solamente di parlare nei media ma di inculturare il Vangelo nell’universo dei media”. Ad avviso di padre Nissim la Chiesa deve superare un handicap “terribile”: “un deficit d’immagine che pesa in tutto il mondo”. Due le proposte del domenicano per superare l’impasse: rinnovamento del linguaggio e formazione ai nuovi mezzi, nei confronti dei quali “i cattolici sono ancora degli illetterati”.