“La sterilizzazione è, a tutti gli effetti, una mutilazione interna e definitiva, che tocca profondamente l’integrità di una persona”. Con queste parole, il presidente dei vescovi francesi, card. Louis-Marie Billé, spiega in un comunicato perché la Chiesa dice “no” all’art. 40 della legge relativa all’interruzione di gravidanza che autorizza la sterilizzazione delle persone con grave handicap mentale. Introdotto per emendamento lo scorso anno, l’articolo a parere del card. Billé pone “un problema etico fondamentale”. “Coloro che accompagnano questi uomini e queste donne osserva il cardinale sanno bene che un tale intervento non corrisponde affatto all’attesa profonda di queste persone e, anzi, aumenta il fallimento della loro integrazione nella società”. L’articolo di legge solleva anche alcuni interrogativi: “chi ha il diritto di prendere una tale decisione?”; “non c’è il rischio in questo modo di far passare ancora di più sotto silenzio le aggressioni e le violenze sessuali di cui sono troppo spesso vittime queste persone ?”. “Tollerare la mutilazione dei più deboli è davvero un cattivo segnale per la nostra società”, scrive il card. Billé che conclude: “Il rispetto dell’integrità del corpo fa parte dei diritti fondamentali dell’essere umano”.