Dopo l’approvazione, il 20 marzo scorso, dei due progetti di legge sull’eutanasia e sulle cure palliative da parte delle Commissioni per gli affari sociali e la giustizia del Senato belga, il segretario della Conferenza episcopale del Belgio, Etienne Quintiens, ha fatto il punto sulla situazione durante l’incontro dei segretari delle Conferenze episcopali europee, svoltosi a Praga dal 21 al 25 giugno. “E’ importante ricordare osserva Quintiens che il progetto di legge estende l’eutanasia anche ai pazienti non in fase terminale”. In questo senso, “ la legge consacra il diritto del sostegno al suicidio, poiché la legge è valida anche per la malattia mentale, compresa la demenza di Alzheimer, o per chi soffre di malattie fisiche incurabili (cecità o diabete) che possono procurare sofferenza mentale”. Inoltre, durante tutto il dibattito parlamentare, precisa Quintiens, “eutanasia e cure palliative sono state considerate come alternative”, mentre “chi si oppone all’eutanasia afferma da sempre che un buon sistema di cure palliative come diritto di base accessibile a tutti, ridurrebbe il numero delle richieste di eutanasia”. “Di questo passo conclude il Belgio è ad un passo dall’ottenere la legislazione più liberale del mondo“. Quintiens ha annunciato che la Conferenza episcopale belga si pronuncerà presto sulla questione di fondo dell’autodeterminazione dell’individuo.