Il Consiglio Europeo di Göteborg del 15 e 16 Giugno, con il quale si è chiusa la Presidenza di turno della Svezia, è stata l’occasione per definire strategie ed impegni futuri dell’Unione europea anche oltre il 2001.
Futuro dell’Europa e allargamento: i Quindici, prendendo atto con soddisfazione delle numerose e positive iniziative legate al dibattito pubblico lanciato nel Marzo di quest’anno sullo sviluppo futuro dell’Unione allargata, hanno confermato l’intenzione di procedere con i processi di ratifica nazionale del Trattato di Nizza, in modo tale da rendere possibile la conclusione dei primi negoziati di adesione già entro il 2002 e da indire nel 2004 la prossima Conferenza Intergovernativa per le riforme istituzionali (Cig), permettendo così ad un primo gruppo di Paesi candidati di partecipare alle elezioni europee del 2004. Consiglio e Commissione hanno altresì preso l’impegno di affiancare il Governo irlandese per predisporre un secondo referendum di ratifica del Trattato di Nizza dopo la recente bocciatura popolare. Il dibattito sul futuro dell’Europa continuerà fino al Vertice di Laeken-Bruxelles di fine anno: l’appuntamento avrà come obiettivo primario la predisposizione dell’ordine del giorno della CIG ed, eventualmente, l’ulteriore definizione di un calendario per l’allargamento che dovrebbe comunque essere approntato nel corso del primo semestre 2002 sotto Presidenza spagnola.
Sviluppo sostenibile: il Consiglio ha approvato una nuova strategia per lo sviluppo sostenibile, che aggiunge al rinnovamento economico e sociale una terza dimensione: la tutela dell’ambiente. L’obiettivo consiste nel prendere in considerazione tanto le ripercussioni socioeconomiche quanto quelle ambientali in ogni segmento dell’iter decisionale comunitario. A questo proposito, i Capi di Stato e di Governo hanno sottolineato l’importanza di distinguere nettamente tra crescita economica e utilizzo delle risorse, invitando gli Stati membri ad elaborare quanto prima la propria strategia nazionale di sviluppo sostenibile e ad avviare un processo consultivo con tutti gli attori interessati. Dal canto suo, l’Unione ha garantito un migliore coordinamento politico interno che tenga conto dell’argomento. Parallelamente, i Quindici hanno ribadito l’impegno europeo di ratificare il Protocollo di Kyoto, di limitare i rischi per la salute pubblica, di gestire le risorse naturali in maniera più responsabile e di integrare la dimensione ambientale nelle politiche comunitarie.
Lavoro: il perseguimento dell’obiettivo strategico della piena occupazione, malgrado la confermata solidità dei fondamenti economici dell’Unione, ha subito un rallentamento causato dal deterioramento della congiuntura economica internazionale. Il Consiglio ritiene, tuttavia, che l’adozione dell’Euro rilancerà la crescita interna. Le riforme strutturali saranno accelerate, in particolare per quanto riguarda il miglioramento della concorrenza sui mercati dei beni, servizi e capitali e la semplificazione del quadro regolamentare che disciplina il mercato interno.
Omc il rafforzamento del sistema commerciale multilaterale in seno all’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) costituisce per l’UE un requisito per la promozione ed il rilancio della crescita economica. A Göteborg, il Vertice si è espresso a favore di un “nuovo ciclo ambizioso ed equilibrato di negoziati” in sede di IV Conferenza ministeriale dell’Omc in programma a Novembre, in Qatar, ricordando l’importanza di dare risposta alle esigenze dei Paesi in via di sviluppo.
Cooperazione per la pace e la sicurezza: impegni politici e misure operative nei settori della Politica europea di sicurezza e di difesa (Pesd), della prevenzione dei conflitti con mezzi sia militai sia civili, della cooperazione Ue-Onu, nonché per le aree geopolitiche dei Balcani occidentali, del Medio Oriente, dell’Algeria, di Timor Est e della penisola coreana. Infine, il vertice ha adottato due dichiarazioni sulla prevenzione della proliferazione dei missili balistici e sulla ex-Repubblica jugoslava di Macedonia.
a cura di Gian Andrea Garancini