“Mai Pietro senza gli undici; mai gli undici senza Pietro”. Con questa immagine, il card. Cormac Murphy-O’Connor, arcivescovo di Westminster (Inghilterra) e nuovo vice presidente del Ccee, definisce la sua idea di collegialità in una lunga intervista pubblicata sul settimanale inglese, “The Catholic Herald”. Secondo l’arcivescovo di Westminster il tema collegialità della Chiesa sarà “una delle questioni più importanti dei prossimi cinquanta anni”. Si tratta soprattutto di capire, spiega l’arcivescovo, “come la Chiesa possa incarnarsi nelle culture particolari, in America Latina e in altri luoghi, senza perdere la sua legittima diversità, ma allo stesso tempo perseverando nell’unità”. Nell’intervista il cardinale ripropone l’idea di un incontro pan-cristiano che aveva già espresso all’ultimo Concistoro. “Quando andai a trovare il Papa con l’arcivescovo Runcie, il Santo Padre ci disse che ‘una collegialità affettiva ci condurrà ad una collegialità effettiva’. Più ci incontriamo, più abbiamo a cuore la Chiesa dell’altro e più vicino sarà il giorno in cui ci ritroveremo a vivere un’effettiva collegialità. Non possiamo tirarci indietro di fronte al cammino ecumenico”.