“Nonostante le precarie situazioni di sicurezza e i problemi logistici, continuano i soccorsi umanitari nelle aree limitrofe al confine pakistano. Sebbene le frontiere con l’Afghanistan rimangano ufficialmente chiuse, diverse centinaia di rifugiati continuano ad arrivare ogni giorno”. Sono gli ultimi aggiornamenti da Islamabad dell’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, presente in Pakistan per l’accoglienza e l’assistenza ai profughi afghani.
L’Unhcr ha finora posizionato oltre 15 mila tende nella città di Peshawar, in grado di accogliere almeno 80 mila persone. Oltre all’acqua, le tende rappresentano uno dei più vitali beni di prima necessità. Altri tipi di aiuto – tra i quali coperte, materassi, fornelli, set da cucina e teloni di plastica – stanno arrivando attraverso un ponte aereo in Pakistan. Mentre si sta compiendo ogni sforzo per predisporre quanti più aiuti possibile in Pakistan e Iran, gli operatori umanitari temono che un rapido e massiccio esodo dall’Afghanistan possa sopraffare la capacità di accoglienza di questi paesi. “Diverse centinaia di rifugiati afferma l’Unhcr continuano ad arrivare ogni giorno in Pakistan, riuscendo ad attraversare il confine, attraverso piccole strade di montagna. Osservatori dell’Unhcr non hanno però notizie di larghi raggruppamenti di gente all’interno del territorio afghano. E questo fa presupporre che i talebani abbiano incrementato la loro presenza armata nella regione di confine, impedendo ai civili di lasciare il Paese. L’Unhcr ha chiesto ai paesi confinanti di lasciare aperti i confini e, in caso di una fuga di massa, di provvedere alla loro protezione temporanea”.
L’alto commissariato Onu per i rifugiati ha finora ricevuto oltre 26 milioni di dollari – circa 55 miliardi di lire – donati da vari governi. La maggior parte di questa cifra è già stata spesa per aiuti di emergenza. Inoltre sono pervenute promesse di donazione per altri 10 milioni di dollari, mentre Giappone, Regno Unito e Cina hanno donato beni per 2,2 milioni di dollari. L’Unhcr richiede l’immediato contributo di 30 milioni di dollari – circa 63 miliardi di lire – per far fronte al possibile esodo dei primi 400mila rifugiati in Pakistan e Iran. I piani di emergenza a più lungo termine dell’Unhcr hanno previsto che per far fronte allo scenario peggiore – secondo il quale l’agenzia dovrebbe assistere quasi 2 milioni di persone in Afghanistan e nei paesi limitrofi – sarebbero necessari 268 milioni di dollari, oltre 560 miliardi di lire.