Il corpo d’armata europeo” “

Dopo 40 anni inizia a prendere corpo la Forza europea. Al vertice di Santa Maria de Feira (Portogallo), nel giugno del 2000, sono stati, infatti, confermati i passi necessari per l’istituzione di una struttura militare europea. Si tratta di una forza di rapido intervento, un Corpo d’Armata composto da 60 mila uomini e dotato di supporti aerei (500 velivoli da combattimento e trasporto) e navali (50 navi da guerra con portaerei e unità per operazioni anfibie), pianificato per operazioni di lunga durata in teatri di crisi anche molto distanti dall’Europa.
La nuova forza dovrà essere operativa entro il 2003 e si ispira alla K For schierata dalla Nato in Kossovo. L’esperienza maturata in operazioni di “ peace keeping” (mantenimento della pace) e a volte di “ peace enforcing” (ripristino della pace) in questi ultimi anni, ha reso necessario avere a disposizione almeno 180 mila uomini da avvicendare in tre turni di quattro mesi nell’area delle operazioni. Nell’ambito della Forza europea il contributo dell’esercito italiano sarà di 20 mila uomini, come la Francia e superiore alla Gran Bretagna (19 mila), alla Germania (17 mila) e all’Olanda (9 mila), comprendenti strutture di comando, quattro brigate e reggimenti di supporto logistico, elicotteristico, sanitario e del Genio… Da queste forze l’Ue, a cui, entro il 2001, spetteranno tutte le competenze in materia di Difesa e Sicurezza, sceglierà le unità più adatte alle tipologie di operazioni fino ad un massimo di 13 mila militari italiani impegnati allo stesso tempo e da avvicendare ogni tre-quattro mesi.
Xavier Solana, responsabile Ue per la politica estera e la sicurezza, lo ha definito “un Corpo separabile ma non separato dalla Nato”. Le due entità militari sembrano quindi destinate a cooperare strettamente pur tenendo presente che l’Europa sarà, per la prima volta, in grado di operare militarmente in modo autonomo. Per la difesa l’Italia spende l’1,45% (anno 2000) del prodotto interno lordo (Pil), con una spesa annua pro capite di 370 mila lire (Fonte: Agenzia Pubblica Informazione dello Stato Maggiore dell’Esercito).
d.r.