"Noi siamo pronti ” “per la visita del Papa ” “ed anche il Patriarca ” “ortodosso non la ” “esclude, a certe ” “condizioni", afferma l’amministratore ” “apostolico Kondrusiewicz” “” “
“Il tempo mostra che il treno della comunità mondiale potrebbe passare senza la partecipazione della Chiesa, se non verrà intensificata l’azione comune dei vescovi e il lavoro del Sinodo”, ha dichiarato l’amministratore apostolico della Russia europea, mons. Tadeusz Kondrusiewicz che da dieci anni vive a Mosca. Lo abbiamo intervistato.
Perché, a suo avviso, la comunità mondiale rischia di tagliare fuori la Chiesa dal suo cammino?
“Il mondo cambia così velocemente che ogni giorno pone problemi nuovi. Anche la Russia sta cambiando radicalmente in questi ultimi anni. Gli stessi avvenimenti di queste settimane, dopo gli attentati alle Torri Gemelle, mostrano come il mondo contemporaneo, tanto progredito dal punto di vista della tecnologia, in realtà è assai fragile. Le Chiese sono chiamate a dare risposte alle domande di un mondo che va avanti così rapidamente”.
Quali risposte, in particolare, è chiamata a dare la Chiesa nell’Europa centro-orientale?
“Le nostre Chiese sono state perseguitate per tre generazioni. Ora siamo chiamati a ricostruirne la struttura in senso morale e in senso materiale. Dobbiamo costruire una nuova Chiesa che si chiama ‘popolo di Dio’ attraverso l’evangelizzazione, la catechesi, il lavoro pastorale, il coinvolgimento dei laici. In questa opera il ruolo del vescovo è molto importante: ‘ubi episcopus-ibi ecclesia’, dove è il vescovo, là è la Chiesa. E le nostre comunità sono potute crescere in questi ultimi anni grazie alla costituzione, da parte del Papa, delle quattro amministrazioni apostoliche in cui è divisa la Russia”.
Vi viene rivolta l’accusa di fare proselitismo e di aver invaso il ‘territorio canonico’ della Chiesa ortodossa. Come replicate?
“Il proselitismo viene condannato dalla Chiesa cattolica fin dal Concilio Vaticano II. Lo stesso Concilio ha dichiarato che i sacramenti della Chiesa ortodossa sono validi anche per i cattolici. Mi posso recare in una chiesa ortodossa ad adorare il Santissimo così come faccio in una cattolica. Certo, se qualcuno viene da me per chiedermi di diventare cattolico non posso chiedergli il passaporto e poi mandarlo via. La nozione di ‘territorio canonico’ non ha senso: Gesù ha detto ai suoi discepoli andate e predicate il Vangelo a tutti i popoli”.
Quanto bisognerà attendere per una visita di Giovanni Paolo II in Russia?
“Noi siamo pronti per la visita del Papa ed anche il Patriarca ortodosso non la esclude, a certe condizioni. Dobbiamo inoltre prendere in considerazione l’opinione pubblica che, dopo il viaggio del Papa in Ucraina, si è dichiarata al 53% favorevole ad una visita di Giovanni Paolo II in Russia”.
Nel suo intervento al Sinodo ha invitato a rafforzare la collegialità episcopale, prendendo esempio dalle Chiese orientali. Cosa significa?
“Per volere di Gesù, San Pietro e gli apostoli compongono il ‘collegio apostolico’. I vescovi, successori degli apostoli, sono chiamati a costituire, con il successore di Pietro, un collegio sul modello di quello apostolico. In concreto, ci sono tante espressioni della collegialità episcopale. Una di queste è il Sinodo ma tale collegialità si esprime anche nelle conferenze episcopali e tra le conferenze episcopali, tra le diocesi. Aiuta ad affrontare insieme i problemi, a promuovere gemellaggi e progetti comuni. Quando, ad esempio, quattro anni fa in Russia è stata approvata una legge che ledeva la Chiesa cattolica, se non ci fosse stato il Papa a pronunciarsi in nostra difesa saremmo rimasti soli. Quella poteva essere un’occasione nella quale una più forte collegialità episcopale sarebbe stata di grande aiuto”.