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Intervista all’arcivescovo di Liverpool Patrick Kelly a conclusione dell’Assemblea dei vescovi di Inghilterra e Galles” “” “
Si è appena conclusa a Leeds, l’Assemblea dei vescovi di Inghilterra e Galles. Cinque gli argomenti all’ordine del giorno: la guerra, la situazione in Terra Santa, l’opposizione all’eutanasia, l’invito al governo a bandire la clonazione umana e la costituzione di un’unità antiabusi sessuali sui minori. Un bilancio dell’Assemblea l’ha fatto per noi Patrick Kelly , arcivescovo di Liverpool.
Arcivescovo Kelly, la clonazione pone ogni giorno nuovi quesiti ai cattolici.
“E’ vero. Fino ad oggi abbiamo pensato che l’eventualità più spaventosa fosse la clonazione di un essere umano. Ci accorgiamo che la clonazione di tessuti umani per la sperimentazione e la successiva loro distruzione è una prospettiva aberrante. E su questa materia esiste un vuoto legislativo”.
Quanto questa posizione converge con l’opinione pubblica britannica?
“E’ difficile a dirsi. Qui i cattolici sono soltanto il dieci per cento della popolazione, poco più di quattro milioni. Certo le prese di posizione ufficiali dei vescovi cattolici vengono seguite con attenzione e rispetto sia dai giornalisti che dai politici”.
Come mai siete così ascoltati?
“Cerchiamo di rispondere a questi problemi in modo accurato dal punto di vista medico e coerente dal punto di vista etico”.
Su questi temi, come è il rapporto della Chiesa cattolica con gli anglicani?
“Su molte questioni morali le posizioni di Chiesa cattolica e Chiesa di Inghilterra coincidono e tutte le volte che è possibile, prendiamo una posizione comune. Nella Camera dei Lords siedono due arcivescovi e ventiquattro vescovi anglicani che si fanno sempre portavoce delle posizioni cattoliche”.
Vi siete occupati anche della guerra. Cosa è emerso?
“Si ha l’impressione che quando si parla di guerra contro il terrorismo si parla soprattutto di guerra contro i Paesi musulmani con il rischio che si scatenino tensioni anche nella nostra società. Ogni volta che si usa la forza militare esiste il problema della proporzionalità dei mezzi e di quanta forza fisica sia lecito usare”.
Nella vostra risoluzione invitate anche i cristiani a digiunare con i musulmani, soprattutto durante il mese di Ramadan…
“E’ una possibilità aperta che comporta una riflessione sul significato del Ramadan e che può servire ad avvicinare i fedeli delle due religioni”.
Scheda
Nel 1850 in Gran Bretagna le diocesi erano soltanto dodici, oggi ve ne sono ventidue, più una speciale incaricata delle forze militari. Con 4,2 milioni di cattolici (il 10% della popolazione) la Chiesa legata a Roma resta di minoranza. Recuperati nel 1829 i diritti civili e legali persi ai tempi della Riforma, i cattolici sono usciti dal ghetto ed entrati, insieme al card. Basil Hume, scomparso nel giugno 1999, a far parte della vita politica nazionale. La Conferenza episcopale è suddivisa in cinque dipartimenti: per la vita cristiana e il servizio religioso; per la missione e l’unità; per l’educazione cattolica e la formazione; per la responsabilità e la cittadinanza cristiana e per gli affari internazionali. Su questioni di particolare importanza la Conferenza episcopale consulta la “Conferenza nazionale dei sacerdoti”, la “Conferenza nazionale dei religiosi”, il “Comitato nazionale delle donne cattoliche”, il “Consiglio nazionale per le associazioni laiche”, l’Unione cattolica di Gran Bretagna e Irlanda, la “Società di diritto canonico”.
Fra le agenzie cattoliche parte della Conferenza episcopale vi sono il “Catholic Education Service”, che si occupa di educazione, il “Catholic Youth Services”, incaricato dei giovani, Cafod, il fondo cattolico di aiuto ai paesi del Terzo Mondo e l’ “Ente per i media cattolici”.
Silvia Guzzetti