L’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (Oim) ha annunciato una nuova campagna contro la tratta delle donne in Romania. La sede dell’Oim a Bucarest ha firmato un accordo con il Ministro dell’Educazione e della Ricerca della Romania per avviare la campagna nelle scuole secondarie e nei collegi di tutto il paese. Gli studi dell’Oim segnalano che le vittime potenziali provengono soprattutto dalle regioni povere: il 39% dalla Provincia della Moldavia, il 35% dal Sud (Muntenia), il 21% dalla Transilvania e soltanto il 5% dalla Capitale (Bucarest). Gli osservatori confermano che le ragazze collocate nelle strutture statali, come gli orfanotrofi, hanno più probabilità di ritrovarsi catturate nelle reti del traffico, soprattutto se hanno subito degli abusi nel passato. L’Oim, per questi programmi, conta sull’appoggio dei vari ministeri pubblici, delle Ong e soprattutto delle organizzazioni femminili e della Chiesa Ortodossa Rumena. La Romania è uno dei più importanti paesi d’origine delle vittime della tratta e rappresenta anche uno dei principali luoghi di passaggio verso i Balcani. Questa nuova tappa della campagna verrà completata da uno spot televisivo trasmesso da Prima TV, una catena privata a diffusione nazionale, e dall’affissione di manifesti nelle strade delle varie città.