La presidenza spagnola dell’Unione ha indicato le priorità per i ” “prossimi sei mesi” “” “” “
Con la presentazione del programma di lavoro al Parlamento europeo, la presidenza spagnola dell’Unione europea ha iniziato concretamente la propria attività che terminerà a giugno. Abbiamo chiesto di illustrare le linee principali del programma ad Ana Maria Rodriguez , portavoce dell’ambasciatore Francisco Javier Conde de Saro, rappresentante permanente del Regno di Spagna presso l’Ue.
La “priorità delle priorità”, come affermato da José Maria Aznar, consiste nella lotta al terrorismo internazionale: attraverso quali misure?
“Questa enorme sfida potrà essere affrontata partendo dal piano d’azione adottato dal Consiglio straordinario dei Capi di Stato e di Governo il 21 settembre scorso, sul quale la Presidenza belga aveva già iniziato a lavorare. Sono quattro gli aspetti fondamentali sui quali si concentrerà l’azione della presidenza spagnola: il primo consiste nella creazione e nel consolidamento dei necessari strumenti legislativi e giudiziari, in particolare la Decisione quadro sulla lotta contro il terrorismo, la Decisione quadro sul mandato d’arresto europeo, la Decisione quadro sul congelamento dei beni, sul mutuo riconoscimento delle sentenze e sullo sviluppo di Eurojust. In secondo luogo vi è il rafforzamento della cooperazione di polizia. Il terzo punto riguarda l’adozione di una serie di misure per fronteggiare la dimensione reale del terrorismo odierno, dalla sicurezza aerea alle operazioni finanziarie. L’ultimo aspetto del quale ci occuperemo concerne le relazioni esterne dell’Unione. L’UE deve lavorare a stretto contatto con le Nazioni Unite e prestare particolare attenzione alle relazioni con i Paesi terzi; l’auspicio è di rafforzare il più possibile la cooperazione con gli Stati Uniti e con la Russia nei settori della magistratura e della polizia”.
Dal punto di vista comunitario, come intende la Presidenza sviluppare il dibattito sulle riforme istituzionali nel corso dei primi mesi di lavoro della Convenzione?
“La Dichiarazione di Laeken ha lanciato i lavori della Convenzione che inizieranno sotto la Presidenza spagnola. La Convenzione, in modo particolare il suo presidium, farà in modo che i lavori si sviluppino con l’efficacia ed il rigore sperati dalla società europea nel suo complesso. A tale scopo, porremo attenzione speciale affinché i lavori della Convenzione rispettino quanto stabilito a Laeken”.
La Presidenza condivide l’opinione secondo la quale l’introduzione dell’Euro costituisce solamente una prima tappa verso un’integrazione più ampia, di natura politica?
“L’entrata in circolazione dell’euro rappresenta un notevole passo avanti verso una maggiore integrazione: rimane, tuttavia, ancora molto da fare affinché l’integrazione politica raggiunga i livelli di quella economica. Non bisogna comunque sottovalutare quanto finora compiuto in politica estera per un rafforzamento del ruolo dell’Unione nel mondo; il nostro sforzo sarà quello di far sí che la ‘voce comune’ sia coerente, unica e all’altezza dell’importanza e del peso specifico dell’Unione in campo economico. A tal fine, la nostra priorità nel settore della sicurezza e della difesa consiste nel dotare l’Ue degli strumenti militari e civili che le consentano di agire con maggior efficacia nella gestione delle crisi. Due sono gli obiettivi più importanti che riassumono tale priorità: completare le relazioni di consultazione e cooperazione con la NATO e le altre Organizzazioni internazionali e perfezionare gli strumenti di gestione delle crisi”.
La politica euro-mediterranea: come intende la Spagna dar nuovo vigore alle relazioni tra i popoli del Mediterraneo?
“La Spagna ritiene che il ‘processo di Barcellona’ sia ancora perfettamente valido perché offre un quadro di cooperazione e dialogo con i nostri partner mediterranei. Da una tale prospettiva, dunque, il processo può essere rilanciato con nuove iniziative. Sul terreno politico, lavoreremo affinché la lotta contro il terrorismo venga integrata prioritariamente nelle nostre relazioni con i partner del Sud; sul terreno economico e finanziario, intraprenderemo diverse iniziative per rafforzare l’associazione economica e dare impulso all’integrazione commerciale dei partner mediterranei, iniziative tra le quali spicca la creazione di una Banca euro-mediterranea per lo sviluppo; per quanto concerne, infine, i capitoli sociale, culturale e delle risorse umane, proporremo un ampio ventaglio di misure come l’integrazione dei programmi regionali in materia di giustizia e affari interni, nonché tutta una serie di azioni in materia di dialogo tra le civiltà promuovendo programmi che affronteranno i temi più svariati, dall’istruzione fino ai mezzi di comunicazione”.