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I cammini della pace” “

Anche in Europa le ” “religioni si mobilitano per la pace. In ” “contemporanea con Assisi, manifestazioni, preghiere e marce ” “” “

Belgio: una dichiarazione comune per la pace. “Insieme proclamiamo pubblicamente che l’appartenenza religiosa non può essere motivo di conflitto, di odio o di violenza”. Lo affermano responsabili e membri di differenti comunità religiose del Belgio in una dichiarazione comune che sarà firmata il 24 gennaio a Bruxelles al termine di un incontro per la pace promosso dalla Chiesa cattolica belga in contemporanea con l’incontro interreligioso di Assisi . “Affermiamo solennemente – si legge nella dichiarazione – la volontà di promuovere nelle nostre comunità, in fedeltà a ciascuna delle nostre tradizioni, i valori che conducono il nostro mondo sui cammini della giustizia e della pace per tutti”. L’incontro – che si svolgerà in place de la Monnaie – si aprirà con un momento di musica multiculturale. Seguirà un momento di condivisione e di silenzio “in memoria di tutte le vittime della guerra e della violenza”. L’incontro si concluderà dando la possibilità al pubblico presente di sottoscrivere la dichiarazione. Non è la prima volta che il Belgio si mobilita per la pace. Alla fine dell’anno i rappresentanti delle sei confessioni religiose riconosciute in Belgio (cattolici, musulmani, ebrei, anglicani, ortodossi e protestanti) avevano diffuso un messaggio congiunto al Paese in cui tra l’altro si legge: “Riaffermiamo qui la nostra ferma opposizione ad ogni atto di violenza e in particolare la nostra condanna al terrorismo. Lo spirito della nostra fede chiede a ciascuno di noi di vivere in pace, riconoscendo la dignità di ogni essere umano”.

Francia: “il coraggio di condannare ogni fanatismo religioso”. “Il fanatismo è una perversione della religione”. Spetta ai leader religiosi “il coraggio” di sradicare “ogni ambiguità”, condannare ogni “spinta malsana” all’integralismo e guidare i credenti al rispetto degli altri. A richiamare la responsabilità dei leader religiosi è mons. Bernard Panafieu, presidente del Comitato episcopale francese per il dialogo interreligioso che, alla vigilia dell’incontro di Assisi, ha scritto per il periodico di informazione della Conferenza episcopale francese, “Snop”, una riflessione sul dialogo tra le religioni. “Se nel cuore di alcuni credenti – spiega mons. Panafieu – l’adesione alla Verità può generare semi di violenza, occorre che i responsabili religiosi abbiano il coraggio di condannare e sradicare queste spinte malsane e nello stesso tempo mettersi coraggiosamente alla guida delle comunità per aiutare i propri fratelli a vivere la fede nel rispetto degli altri ed aprire percorsi di incontro e, se necessario, di riconciliazione”. Il vescovo lancia un appello all’Europa: “Le religioni non sono votate alle catacombe: vogliono essere presenti nei dibattiti che attraversano tutta la società democratica. Pensiamo infatti che se le religioni sono fedeli alle loro origini e rifuggono da ogni ambiguità, possono aiutare, nel rispetto delle diversità, all’edificazione del corpo sociale attraverso la dimensione spirituale dell’uomo che generano e il progetto di convivialità che propongono”. Sempre in Francia, i vescovi di Rouen, Evreux e Havre hanno diffuso un comunicato congiunto, ricordando ai loro concittadini l’appuntamento del 24 gennaio: “In comunione con l’incontro di Assisi e in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, tutte le nostre comunità sono chiamate a porre un gesto di speranza, invitando i credenti ad incontrarsi per pregare per la pace”.

Svizzera: preghiere, celebrazioni e marce per la pace. Anche in Svizzera numerose manifestazioni accompagneranno la preghiera delle religioni per la pace ad Assisi. Preghiere per l’unità, celebrazioni interreligiose, marce per la pace: le Chiese e le religioni si sono unite, su invito del Papa, per riaffermare il loro messaggio di pace. In un comunicato, la Conferenza episcopale svizzera ha recensito almeno 18 iniziative. A Ginevra, il 24 gennaio si terrà una celebrazione interreligiosa per la pace mentre a Friburgo si svolgerà una marcia per la pace animata dal movimento Pax Christi. A Coira, il vescovo mons. Amédée Grab, che parteciperà all’incontro di Assisi in qualità di presidente dei vescovi europei, ha invitato le parrocchie e le comunità religiose ad animare veglie di preghiere per la pace la sera del 23 unendosi, dove è possibile, ai rappresentanti delle altre confessioni. Simili iniziative sono in programma nelle diocesi di Basilea, San Gallo e Lugano.
Maria Chiara Biagioni