L’organizzazione "Churches Together" ” “ha promosso numerosi incontri di preghiera interreligiosa nello ” “"spirito di Assisi"” “
Si parla la lingua dell’ecumenismo in questo fine settimana nelle isole inglesi, nelle numerose funzioni religiose organizzate in Inghilterra, Scozia e Galles per celebrare in contemporanea con il Papa ad Assisi la giornata della pace. Principale punto di riferimento di queste giornate di dialogo, – con momenti di preghiera comune, conferenze e pellegrinaggi – è l’organizzazione per il dialogo ecumenico “Churches Together”, presente in ogni città del Regno Unito.
A Glasgow – la Scozia si lascia così alle spalle secoli di violentissime lotte religiose il 24 gennaio i leader cristiani hanno organizzato un pellegrinaggio attraverso la città, con tappe in un tempio indù, in un altro della religione sikh, in una moschea e in una sinagoga. Ad ogni fermata i rappresentanti delle confessioni cristiane, facenti capo a sette denominazioni religiose, i presbiteriani della ‘Chiesa di Scozia’, i metodisti, i fedeli della Chiesa Episcopale, quelli della Chiesa Unita Riformata e della Chiesa Unita libera, i membri dell’Esercito della Salvezza e i cattolici, hanno acceso una candela e hanno recitato una breve preghiera.
“E’ la nostra risposta all’invito del Papa ai credenti di tutto il mondo a riunirsi per pregare”, spiega padre Stephen Smyth, un fratello marista che rappresenta la Chiesa cattolica nell’organizzazione “Churches Together” di Glasgow, “Per noi cattolici scozzesi questo evento è la prova di un nuovo dialogo aperto dopo il Concilio Vaticano II, quando abbiamo cominciato a riconoscere atteggiamenti che ci impedivano di avvicinarci a fedeli di altre denominazioni. “Importantissime osserva il sacerdote – nel migliorare i rapporti con gli altri cristiani sono state la CAIRS, l’agenzia della Chiesa cattolica che si occupa di rapporti interreligiosi, e l’ACTS, ovvero ‘Action of Churches Together in Scotland’, l’ente ecumenico per i rapporti con gli altri cristiani”.
“Nell’organizzazione del pellegrinaggio – spiega ancora padre Smyth è stata nostra cura evitare ogni rischio di sincretismo. I fedeli delle altre religioni hanno esercitato una preghiera alla quale noi cristiani abbiamo risposto con le parole di san Francesco ‘Dio fammi uno strumento della tua pace’. E’ la prima volta nella nostra storia che partecipiamo a un evento ecumenico e interreligioso così importante, il punto di arrivo di un cammino di dialogo durato una trentina di anni. Ad ispirarci sono state le parole pronunciate dal Papa nel Messaggio per la Giornata della pace: la fede religiosa autentica è una fonte inesauribile di reciproco rispetto e armonia, l’antidoto più importante alla violenza e al conflitto”.
Il Padre Nostro e la preghiera di san Francesco, insieme alla lettura del Vangelo, sono state al centro anche di una veglia per la pace organizzata la sera del 23 gennaio nella chiesa cattolica di Saint Joseph a Bradford, cittadina del nord Inghilterra dove una larga percentuale della popolazione è di origine asiatica e di religione musulmana. L’invito a partecipare è stato esteso a ciascuna denominazione religiosa. Lo stesso giorno a Northampton, a nord di Londra, rappresentanti delle chiese cristiane e delle altre denominazioni religiose, ebrei, musulmani, indù e buddisti, si sono riuniti nella cattedrale cattolica per pregare per la pace. La veglia è stata presieduta dal vescovo, mons. Kevin McDonald. Nell’omelia il vescovo ha sottolineato il contributo che le diverse religioni possono portare a un autentico cammino di pace. Una candela è stata accesa come simbolo della speranza che persone di diverse fedi religiose possano superare la violenza e il male. La mattina del 24 gennaio anche i cattolici di Londra, ispirati dall’esempio del Papa, si sono riuniti al “Maria Assumpta Centre” di Kensington Square, nella zona orientale della città per pregare per la pace. Anche questo momento di silenzio e preghiera a Londra è stato caratterizzato dall’accendersi di molte candele per pace. La celebrazione, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle religioni più diffuse nel Regno Unito, è stata guidata dal vescovo ausiliario di Westminster, James O’ Brien, in rappresentanza del cardinale Murphy-O’Connor, primate di Inghilterra e Galles, che si è recato ad Assisi insieme al Papa.