In Francia, l’Assemblea nazionale ha appena dato il via alla ricerca sugli embrioni in soprannumero e si è opposta per il momento – alla clonazione per fini terapeutici. Questo è il risultato della revisione del progetto di legge sulla bioetica del 1994 contenente 29 articoli e 300 emendamenti che i deputati hanno passato in rassegna dal 15 al 18 gennaio 2002. I deputati francesi hanno accettato l’uso di embrioni umani per la ricerca, con il consenso dei genitori, secondo i protocolli autorizzati dal Governo e dopo il parere di un’agenzia della procreazione umana. L’Assemblea nazionale ha anche consentito la creazione di embrioni umani per la valutazione di nuovi metodi di assistenza alla procreazione. Sin dal 1999, un rapporto del Consiglio di Stato consigliava la ricerca sugli embrioni umani. Non vi ravvisava nessun oltraggio al rispetto dovuto alla vita umana, se questa ricerca era svolta su embrioni in vitro già costituiti, “provenienti da doni di coppie che (hanno) abbandonato il loro progetto di diventare genitori e deciso la sospensione della conservazione”. Il progetto di legge sulla bioetica dovrebbe passare tra poco al Senato e tornare in ultima lettura all’Assemblea nazionale, dopo le elezioni presidenziali del prossimo 21 aprile.