Una giornata di digiuno, un minuto di silenzio, celebrazioni ecumeniche e una raccolta di offerte in tutte le parrocchie spagnole, come segno di vicinanza alle popolazioni del mondo che vivono situazioni di povertà, violazione dei diritti umani e conflitti. Sono alcune delle iniziative della Campagna nazionale “Se vuoi la pace, rifiuta la violenza” organizzata dall’organismo della Chiesa spagnola “Manos Unidas”, che con i suoi 4-5.000 volontari promuove progetti di sviluppo in Asia, Africa e America Latina. Nel 2000 sono stati finanziati 947 progetti in 64 Paesi del Sud, per un totale di 40 milioni di euro. La Campagna inizierà con la “Giornata del digiuno volontario” l’8 febbraio, accompagnata dall’invito ad esprimere una “solidarietà simbolica con gli 828 milioni di persone che nel mondo soffrono la fame”, spiegano i promotori. Nella stessa giornata, alle 8 di sera si chiede di osservare un minuto di silenzio “per protestare contro le tante ingiustizie sociali”. Anche alcuni vescovi spagnoli incoraggiano l’iniziativa di “Manos Unidas”. “La violenza scrive mons. Ciriaco Benavente Mateos, vescovo di Coria-Cáceres si radica con più facilità nei contesti sociali in cui i diritti sono sistematicamente violati e le ingiustizie sono diventate croniche. La ricerca della pace esige un impegno efficace nel cercare un nuovo ordine internazionale più giusto per tutti gli uomini. Lo stesso giorno della distruzione delle Torri Gemelle morivano di fame, come accade tutti i giorni dell’anno, più di 35.000 bambini innocenti”.