Duisenberg: dall’euro uno slancio all’integrazione” “

L’olandese Wim Duisenberg, attuale Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha comunicato la sua intenzione di voler rimettere il mandato il 9 luglio 2003. L’annuncio di Duisenberg è coinciso con la riunione del Consiglio Direttivo della BCE, tenutasi eccezionalmente a Maastricht il 7 febbraio nell’occasione del decennale della firma del Trattato sull’Unione Europea. Duisenberg ha ricordato che il Trattato di Maastricht rimane “uno dei testi giuridici più importanti e ricchi di prospettive nella storia dell’integrazione europea”. Grazie anche alla moneta unica, ha aggiunto Duisenberg, “l’integrazione europea potrebbe diventare maggiormente un processo dal basso verso l’alto, iniziato dai cittadini dell’Unione, e meno un processo dall’alto verso il basso, guidato da politici ed esperti, come è stato finora”.
Wim Duisenberg ha sottolineato inoltre l’importanza del “Patto di crescita e di stabilità”, “elemento chiave della struttura istituzionale, che fornisce una base solida per politiche fiscali sane sia nei singoli Stati membri sia nell’intera area dell’euro”. A questo proposito, nella riunione del 12 febbraio, il Consiglio Ecofin ha raggiunto un accordo di compromesso che ha evitato l’adozione dell’early warning nei confronti di Germania e Portogallo per l’eccesso di deficit (cfr. SirEuropa n.5/2002). Dal canto suo, il Ministro delle Finanze tedesco Eichel si è “solennemente impegnato” a mantenere il rigore nei conti pubblici di Berlino per raggiungere, nel 2004, il pareggio di bilancio. L’Ecofin ha anche approvato i piani di stabilità di Spagna, Francia e Italia.