Si è aperta il 18 febbraio a Stoccarda l’assemblea generale dei vescovi tedeschi. Vari gli argomenti in discussione in questa sessione di lavori che si conclude il 21 febbraio e vede riuniti, nell’accademia diocesana di Hohenheim, 69 vescovi e cardinali tedeschi sotto la presidenza del card. Karl Lehmann, vescovo di Magonza. In primo piano la situazione del dibattito sulla bioetica dopo la decisione del Bundestag del 30 gennaio scorso di autorizzare l’importazione di cellule staminali embrionali. “La scienza ha detto il card. Lehmann – può certamente dare spiegazioni alla fede ma non scalzarla né svuotarla”. L’importanza della ricerca, dunque, non va sottovalutata ma non deve avere “secondi fini”. E’ infatti “ sempre in agguato il pericolo di ricercare per convenienza ed utilità, subordinando tutto il resto a questi interessi“. La ricerca scientifica ha aggiunto il presidente dei vescovi tedeschi è libera ma “deve riconoscere fin dal principio il proprio confine nella dignità, e di conseguenza nell’intangibilità della vita umana, soprattutto nel momento della prassi”. A proposito della clonazione degli animali il cardinale ricorda che oggi “ci impadroniamo di altre forme di vita, le dominiamo e le utilizziamo in maniera spietata” ed invita a non “dimenticare, soprattutto nel laboratorio, che esse, in quanto tali, sono un soggetto e meritano perciò protezione”. Durante l’assemblea è prevista inoltre la preparazione di una dichiarazione su “Chiesa ed eucarestia” e l’esame della situazione dei cristiani in Terra Santa. Spazio anche per una discussione sui consultori cattolici e sui preparativi del primo Kirchentag ecumenico, che si terrà nel 2003 a Berlino.