Un appello a non ridurre il dibattito elettorale a “denunce di fatti, attacchi alle persone, gestione dell’immediato” è stato lanciato dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale francese, in vista della tornata elettorale che il 21 aprile chiamerà i francesi a scegliere il prossimo capo dello Stato. “ Il nostro Paese scrivono i vescovi in una dichiarazione sottoscritta per primo dal presidente del Cef, mons. Jean-Pierre Ricard – vale molto di più. Anche se imperfetta, la democrazia offre una chance. Non manchiamo di raccoglierla”. “Queste elezioni aggiungono i vescovi sono un’occasione per riflettere su ciò che vogliamo realizzare per il bene comune: organizzare la vita politica, dare un quadro alla vita economica, regolare la vita sociale, proteggere i cittadini, far regnare la giustizia, mettere in gioco più solidarietà, permettere di affrontare il futuro e proporre uno sviluppo sostenibile che preservi l’ambiente”. “Per mettere in atto questi obiettivi aggiunge la chiesa francese gli eletti giocheranno un ruolo essenziale. E ciò esige un soffio, un ideale e il coraggio di perseguire progetti a lungo termine”. L’appello dei vescovi si rivolge non solo ai candidati ma anche agli elettori che sono chiamati a partecipare al voto. “La posta in gioco di queste elezioni sottolineano i vescovi oltrepassa il nostro paese” e sfida “in particolare la costruzione dell’Europa, forte della sua eredità umanista e religiosa”. I vescovi chiedono infine ad elettori e candidati di essere “particolarmente vigilanti” nei riguardi di tutto ciò che “tocca la dignità della persona umana, il sostegno della famiglia e la lotta contro l’esclusione”.