“La comunicazione istituzionale della Chiesa nella società” è stato il tema dell’assemblea annuale dei delegati diocesani per le comunicazioni sociali della Spagna. Secondo José María Gil Tamayo, direttore del segretariato mass media della Conferenza episcopale spagnola, “la Chiesa, che è stata maestra di comunicazione durante la storia, ora lamenta delle carenze. L’immagine della Chiesa che appare sui mass media è legata o ad uno scandalo o ad una visione politicizzata e polemica. Ma c’è una Chiesa che aiuta, cura, insegna, serve, e che non è mostrata all’opinione pubblica”. Se il fatto religioso occupa poco spazio nei mass media spagnoli, significa che si è rinunciato “ad una informazione obiettiva e vera sulla realtà, poiché il fatto religioso in Spagna non è marginale, ma ha un peso specifico nella vita pubblica e privata”. Tamayo propone quindi di “utilizzare più mezzi materiali, avere professionisti, usare i linguaggi attuali”.