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” “Importazione delle ” “cellule staminali, aborto, riforma della scuola: i principali temi affrontati dall’assemblea dei vescovi tedeschi” “” “” “
Numerosi i temi affrontati dai vescovi tedeschi, riunitisi a Stoccarda dal 18 al 21 febbraio in Assemblea plenaria sotto la presidenza del card. Karl Lehmann. Dai recenti sviluppi nel settore della bioetica, al punto sull’attività dei consultori cattolici, ai nuovi sviluppi della pastorale militare, per passare poi ai risultati dello studio PISA (programma internazionale per la valutazione scolastica) sull’educazione commissionato dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), l’ora di religione nelle scuole professionali, la Chiesa e l’Eucaristia, i preparativi per il Kirchentag ecumenico di Berlino del 2003, la festa dell’introduzione degli adulti nella Chiesa, la situazione dei cristiani in Terra Santa e l’incontro con vescovi di diocesi di Paesi sottosviluppati.
La discussione sulla bioetica. Centrale è stata durante i lavori una riflessione approfondita sulla recente votazione del Bundestag del 30 gennaio in merito all’importazione di cellule staminali embrionali a fini di ricerca e alle sue implicazioni (cfr SirEuropa nn.4-5/2002). L’esortazione dei vescovi è diretta al rispetto delle rigide condizioni previste dall’istanza che ha avuto la maggioranza parlamentare, e per la quale, comunque, “vale la chiara riserva”. La mozione prevede infatti, “che la legge debba opporsi all’utilizzo di altri embrioni per ottenere cellule staminali embrionali” e che “l’importazione di dette cellule tanto per progetti pubblici quanto per progetti finanziati da privati debba rimanere proibita ed essere tollerata soltanto in via eccezionale a fini di ricerca e, in questi casi, soltanto con le premesse previste”. Le medesime chiare riserve vengono espresse anche per il “consenso dei genitori” a disporre delle cellule, in quanto così viene “sollevata una questione di conformità costituzionale” e, d’altra parte, “un riconoscimento giuridico di tale diritto dei genitori disconoscerebbe il diritto del soggetto”. Una raccomandazione anche riguardo all’indipendenza della commissione etica “nelle sue esortazioni e decisioni”, affinché si eviti qualsiasi tipo di “collusione di interessi attraverso legami con chi porta avanti la ricerca”.
I consultori cattolici. Dopo il blocco del 1999 al rilascio dei cosiddetti certificati di approvazione dell’aborto è proseguita e si è diversificata l’attività dei consultori cattolici, che oggi offrono sostegno anche nel campo della PID (Diagnostica preimplantatoria) e assistono anche “le donne che in altri consultori hanno già avuto un ‘certificato’, ma non sono decise o non sono più sicure di voler abortire e cercano altri consigli, aspettandosi quindi un aiuto.” Il campo di attività si è esteso “per migliorare la comunicazione e la cooperazione della Chiesa per promuovere la tutela della vita”. E’ stata inoltre esaminata ed approvata la possibilità di concedere aiuti finanziari alle donne che decidono di tenere i propri bambini e questo costituisce in particolare un riconoscimento all’attività dell’associazione Donum Vitae.
Un dibattito sull’educazione. I suoi risultati, poco lusinghieri per gli studenti e per il sistema scolastico tedesco in generale, sono stati resi noti alla fine dell’anno passato ed hanno fornito lo spunto per l’apertura di un dibattito sull’educazione; a parere della Conferenza episcopale “lo studio costituisce l’occasione per un avvio davvero nuovo nella politica dell’istruzione, che superi gli interessi di parte e le ideologie” e che “faccia riguadagnare ad essa l’attenzione che merita nell’opinione pubblica e nella politica”, in modo che “il dibattito avviato ora possa essere avvalorato dalla presenza dei dati empirici”. “Ciò che è importante – continuano i vescovi – è che si apra una discussione nuova sul concetto di educazione, al quale le scuole dovrebbero fare riferimento”.
Patrizia Collesi