Svizzera: condividere ” “la comunicazione

” “Il 50% della popolazione mondiale non ha mai utilizzato un telefono. ” “E’ dedicata al divario tecnologico la ” “campagna delle Chiese cristiane per la Quaresima ” “” “


Se gli abitanti dei paesi industrializzati sono sommersi dai mezzi di comunicazione, il 50% della popolazione mondiale non ha mai utilizzato un telefono a causa della mancanza di infrastrutture. Un dato per tutti: nelle nazioni dell’Africa nera, solo lo 0,4% della popolazione ha accesso ad Internet. E’ dedicata al divario tecnologico la campagna ecumenica – “Condividere la comunicazione”, lanciata dalle Chiese cristiane in Svizzera per la Quaresima. L’iniziativa – promossa dalle organizzazioni svizzere, “Pain pour le prochain”, “Action de Carême” e “Etre partenaires” vuole agire in favore di una società mondiale dell’informazione più equa. L’accesso dei paesi più poveri alle nuove tecnologie è infatti considerato dall’ultimo Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo come uno dei grandi obiettivi per la lotta contro la povertà e la fame.

Una condivisione di pareri. “Nell’epoca del boom di Internet – spiegano i promotori della campagna – l’informazione è una dimensione essenziale dello sviluppo ed il controllo dei mass media rappresenta una delle più importanti poste in gioco della mondializzazione”. Cliccando su www.geneva2003.org, i navigatori possono accedere ad un Forum di discussioni ed esprimere i timori e le speranze che queste nuove tecnologie suscitano. Il Forum si concluderà con una tavola rotonda a Ginevra, giovedì 14 marzo dove le persone che hanno partecipato alle discussioni, verranno invitate a testimoniare la loro esperienza e a scambiare i propri pareri con esperti, giornalisti e politici.

Un appello. La campagna si rivolge in particolare ai politici in quanto responsabili delle politiche internazionali e di sviluppo; alle società private di telecomunicazioni che determinano la messa a punto delle infrastrutture e agli operatori dei media che veicolano i contenuti della comunicazione. Il pubblico è invitato ad inviare messaggi alle autorità federali, alle società di telecomunicazione (Swisscom, Sunrise oppure Orange) e al quotidiano o alla radio locali, affinché si impegnino ad assicurare una migliore copertura dei paesi del Sud e a concedere investimenti per attrezzare i paesi del Sud.

Una consapevolezza. Oggi, poco più del 5% della popolazione usa Internet e l’88% di essa abita nei paesi industrializzati. Durante gli ultimi dieci anni, le nuove tecnologie quali Internet ed il telefonino si sono sviluppate solo in alcune parti del mondo. Negli Stati Uniti ad esempio, metà delle famiglie è già connessa alla rete quando invece in Europa è quasi un terzo. Il telefonino è diventato una consuetudine. Mentre gli Stati industrializzati e le élite dei Paesi in via di sviluppo godono di questa evoluzione, una gran parte dell’umanità del Sud del mondo continua a rimanere esclusa dalle nuove (Internet) e vecchie (Tv, radio e telefono) reti di comunicazione. “Se vogliamo evitare nel campo dell’informazione che questa frattura Nord-Sud aumenti – spiega Michel Egger, responsabile della Campagna – amplificando anche in tal modo la frattura più globale dello sviluppo, occorre prendere misure in termini di infrastrutture, di trasferimenti tecnologici e finanziari, di formazione e di adattamento delle tecnologie alle condizioni locali, di creazione di contenuti in forme e linguaggi che rispettino la diversità socioculturale”. Le organizzazioni che hanno promosso la Campagna, hanno deciso anche di promuovere una “Carta popolare della comunicazione”: elaborata dalla rete internazionale “Voices 21”, ricorda che il diritto all’informazione è un diritto umano fondamentale.