Accusato di pedofilia per fatti che risalgono al 1972, il vescovo ausiliare di Parigi, già portavoce della Conferenza episcopale francese, Jean-Michel Di Falco, ha sporto denuncia per calunnia il 19 marzo scorso e ne ha subito informato la diocesi di Parigi. Secondo un comunicato rilasciato lo stesso giorno dalla diocesi, mons. Di Falco ha ribadito che le accuse “sono del tutto prive di fondamento”. Il cardinale Jean-Marie Lustiger di Parigi era già stato informato dei fatti nel marzo 2001 con una lettera. Secondo la prassi in vigore, il cardinale aveva allora provveduto ad organizzare incontri tra l’autore della missiva e un religioso della diocesi. Il comunicato del 19 marzo riferisce che gli incontri hanno avuto luogo tra aprile e giugno 2001, aggiungendo che “l’analisi della credibilità delle accuse non induce a chiamare in causa né l’integrità né la condotta di mons. Di Falco”. Per smentire alcune voci di stampa apparse in Francia in seguito alla divulgazione dei fatti, la diocesi di Parigi sottolinea che se mons. Di Falco, “a motivo della sua notevole esperienza in materia di mass-media, ha lasciato una parte consistente dei suoi incarichi a Parigi” è “per dedicarsi prioritariamente alla creazione e allo sviluppo delle radio cattoliche francofone. Contrariamente a quanto detto e scritto, l’assegnazione al nuovo incarico non ha nessun collegamento con la lettera ricevuta a marzo 2001”.
