Regno Unito: alla ricerca di Dio, lontano dalla Chiesa” “

Cercano Dio ma non in Chiesa. Sono i giovani cattolici di Inghilterra e Galles, tra i venti e i trent’anni, tutti alla ricerca di Dio. Tuttavia “non vanno in Chiesa alla domenica, non partecipano alle funzioni che da sempre segnano la vita della Chiesa”, afferma Vladimir Felzmann, cappellano dei giovani cattolici inglesi e direttore di un centro londinese di ritiri, lo “Spec”, dal quale lo scorso anno sono passati diciannovemila giovani. “Ma non c’è una crisi di fede tra i cattolici inglesi, c’è una crisi di religione”, si affretta a spiegare Felzmann. Nati e cresciuti come cattolici, con alle spalle uno stile di vita lontano dall’insegnamento della Chiesa, tesi a sperimentare una conversione che ha ridato loro serenità e un nuovo rapporto personale con Gesù, non tutti i giovani cattolici inglesi si sono persi per strada: alcuni hanno trovato il sentiero verso Dio. Come Tom, vent’anni, educazione cattolica alle spalle, una laurea in scienze politiche all’università di Essex. “Non ho mai dubitato dell’esistenza di Dio – dice –eppure non aveva un’influenza diretta sulla mia vita”. A diciannove anni la conversione, durante una conferenza. Colpito dalle parole dell’oratore, “non si può amare Dio e nello stesso tempo i nostri peccati”, Tom si rende “conto che Dio poteva davvero aiutarmi a convertirmi dentro”. La speranza per il futuro è che “la mia conversione continui così come il cammino ecumenico che per noi qui in Gran Bretagna è così importante”. Alice, venticinque anni, è la sorella di Tom. A differenza di lui ha sempre avuto difficoltà con l’idea dell’esistenza di Dio, sempre molti dubbi, eppure è sempre stata impegnata nella Chiesa cattolica e adesso vi lavora a tempo pieno. “Ci sono poche possibilità per i giovani nella Chiesa cattolica che li aiutino ad esprimere la loro fede”, spiega Alice. “E’ un rapporto difficile quello tra la Chiesa e i giovani. Difficile attirare nella Chiesa cattolica giovani tra i diciotto e i trent’anni. Una volta diventati adulti non hanno alcun modello da seguire”. “E’ importante, invece, cercare di garantire loro alcuni esempi da imitare – continua Alice – perché gli insegnamenti della Chiesa cattolica, soprattutto in materia di morale sessuale, non vengono accettati a molti giovani. Essere fedeli alla Chiesa significa vivere una vita che va in direzione opposta alla cultura dominante”.