“L’unica soluzione possibile è la fine dell’occupazione illegale dei territori palestinesi. Non ci sono altre vie. Ma più immediata ancora, è la fine di ogni azione militare”. E’ questa l’opinione che si è fatta circa la drammatica situazione in Medio Oriente, Georges Lemopoulos al ritorno da un viaggio a Gerusalemme. Lemopoulos faceva parte di una delegazione del Consiglio ecumenico delle Chiese che dal 2 al 4 aprile si è recata a Gerusalemme per incontrare il patriarca greco-ortodosso, Sua Beatitudine Irineos I, e i capi delle Chiese e comunità cristiane. “Siamo spiega il delegato costantemente al fianco delle Chiese e delle loro comunità e non passa giorno senza che ci mobilitiamo per difendere i loro diritti”, cercando innanzitutto di “eliminare le cause profonde del conflitto”. Nonostante le buone intenzioni, “l’offerta di mediazione che era stata fatta dai rappresentati delle Chiese spiega Lemopoulos è stata completamente ignorata dal governo israeliano. I leader delle Chiese si sono offerti per fare da mediatori ma hanno predicato nel deserto. Chiedevano di andare alla Chiesa della Natività a Betlemme per assicurare che la Chiesa fosse un posto di pace ma non è stato loro consentito il passaggio dai check-point”.