Nei giorni scorsi, il Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca ha reso noto un documento riguardo il libro bianco sulla “governance” pubblicato lo scorso luglio dalla Commissione europea. “La Chiesa ortodossa russa afferma il documento – è molto interessata alla cooperazione con l’Unione europea ma la sua partecipazione non deve essere limitata alle questioni del dialogo interetnico e interreligioso. I rappresentanti della Chiesa sono pronti a prendere parte al dibattito sullo sviluppo del sistema di sicurezza pan-europeo, sui problemi sociali, su quelli etici derivanti dall’applicazione di nuove tecnologie, sulle migrazioni”. Quale può essere il ruolo specifico della Chiesa ortodossa in questo processo di costruzione? Essa, afferma ancora il documento, “come istituzione importante della società civile in molti paesi post-sovietici, è pronta a guidare il dialogo interculturale tra l’Unione e gli stati dell’est-Europa che non hanno pianificato di entrarvi”.
C.S.
