I vescovi anglicani: fermate la violenza in Terra Santa” “

Dal 10 al 16 aprile scorsi, si è tenuto a Cambridge (Inghilterra), l’incontro annuale degli arcivescovi e vescovi della Comunità anglicana. E’ stato l’ultimo incontro sotto la presidenza dell’arcivescovo di Canterbury, George L. Carey, che in questa veste è la guida spirituale di 70 milioni di anglicani nel mondo. Il primo incontro risale al 1998, quando l’arcivescovo, propose ai Primati delle 38 Chiese autonome anglicane di riunirsi annualmente per confrontarsi sulle questioni legate al proprio ministero. L’incontro ha la natura di un ritiro durante il quale condividere la preghiera e l’approfondimento biblico. Al termine dell’incontro, i Primati anglicani hanno diffuso una dichiarazione in cui si esprime preoccupazione per la spirale di violenza del conflitto israeliano-palestinese che, si afferma, “crea vedove ed orfani, dispera padri e madri e intensifica l’odio e l’amarezza da entrambe le parti del conflitto”. “Noi – affermano i vescovi anglicani – condanniamo gli attacchi suicidi e le incursioni militari come dannosi ed inutili. Non vediamo come questi atti possano condurre alla pace, alla giustizia e alla sicurezza per la Terra Santa e i suoi popoli”. “Appoggiamo pienamente – conclude il documento – la Dichiarazione di Alessandria dei Leader religiosi della Terra Santa i quali hanno affermato che, secondo la fede musulmana, cristiana ed ebraica, l’uccisione di un’innocente nel nome di Dio è profanazione del suo santo Nome e ci uniamo agli impegni assunti dai capi religiosi in questa pronuncia”.