Procede la preparazione della visita del Papa in Bulgaria, in programma dal 23 al 26 maggio prossimo al termine del viaggio in Azerbaijan. I giovani cattolici bulgari “si sono mobilitati per questo appuntamento”, riferisce Nikoleta Doumanova, delegata per la pastorale giovanile della conferenza episcopale bulgara al X Simposio dei vescovi europei in corso a Roma. “Il programma della visita – spiega Nikoleta – è ancora in preparazione ma è certo che noi giovani avremmo un momento tutto per noi con il Papa il pomeriggio di domenica 26 maggio”. La pastorale giovanile nel nostro Paese, racconta la giovane delegata, “ha ricevuto un grande slancio dalla Giornata mondiale della gioventù, a Roma nel 2000. Abbiamo promosso gruppi giovanili nelle parrocchie e portiamo avanti anche numerosi progetti di volontariato”.
In Bulgaria i cattolici, suddivisi tra il rito orientale e quello latino, sono un’esigua minoranza rispetto agli ortodossi. Tuttavia, nota Nikoleta, “soprattutto a livello giovanile, i rapporti ecumenici sono buoni. Per la Giornata mondiale della gioventù, ad esempio, sono venuta a Roma con alcuni amici ortodossi che hanno voluto partecipare all’incontro con il Papa. Inoltre, non è raro che in occasione di incontri di spiritualità o di preghiera si uniscano anche i nostri amici e fratelli ortodossi. E, nel campo dell’impegno sociale e di assistenza, sono molte le iniziative che portiamo avanti insieme. In Bulgaria dobbiamo affrontare l’emergenza di tante povertà e difficoltà economiche, non possiamo dividerci ma dobbiamo lavorare uniti per lo sviluppo del nostro Paese”.
Secondo Nikoleta Doumanova, anche la visita del Papa potrà essere occasione per consolidare il dialogo con gli ortodossi: “La Chiesa ortodossa ha discusso a lungo su quale accoglienza riservare al Pontefice in Bulgaria. Alla fine a deciso di offrire la disponibilità a riceverlo in uno dei più significativi monasteri del Paese. E’ un bel gesto che certamente consoliderà i rapporti tra le due comunità”. Per la delegata della pastorale giovanile bulgara saranno molto importanti anche “i colloqui del Papa con le autorità governative poiché, purtroppo, nel nostro Paese la minoranza cattolica è scarsamente considerata. Dagli incontri del Pontefice con le autorità ci aspettiamo una maggiore attenzione e un più significativo riconoscimento della comunità cattolica bulgara da parte del governo e delle istituzioni”.