CARD. GLEMP, "DA DOVE VIENE LA SOLITUDINE DEI GIOVANI?" ” “

“Davanti al fenomeno della solitudine dei giovani e al loro orientamento a partecipare a gruppi trasgressivi, la Chiesa deve interrogarsi da dove viene questo senso di solitudine”: lo ha detto il card. Josef Glemp, in una fase dei lavori del Simposio in corso a Roma. “I giovani si staccano dalle famiglie sempre più in crisi e nella scuola trovano un crescente individualismo. Ecco quindi la loro ricerca di gruppi dove siano accolti e ascoltati. Come clero dobbiamo fare un esame di coscienza se sappiamo aprirci ai problemi dei giovani e ascoltarli davvero”. Analizzando le ragioni di questa situazione, il sociologo italiano Mario Pollo ha detto che “non siamo più nel post-moderno, ma in un’epoca di radicale frattura con tutti i passati. Si vanno liquefando i legami tradizionali tra le persone e nascono comunità ‘di sentimento’ o ‘di destino’, quali ad esempio i gruppi no-global. I giovani si sentono liberi e autonomi ma prigionieri di un sistema sociale immodificabile. Per questo, da un punto di vista pastorale non bisogna agire solo nel ‘micro’ del rapporto personale, ma cercare anche di influire sul ‘macro’ della società. Anche il card. Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo, ha sottolineato l’importanza dell'”ascolto” dei giovani, “unica strada per costruire rapporti veri e poter annunciare il Vangelo”.