ELEZIONI IN FRANCIA: MONS. GRAB (CCEE), ” “"MAI D’ACCORDO CON ODIO E RAZZISMO" ” “

“Laddove viene concordato l’odio, il razzismo e il disprezzo, la Chiesa non può essere d’accordo”: lo ha ricordato oggi mons. Amédée Grab, vescovo di Coira (Svizzera) e presidente del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa), rispondendo alle domande dei giornalisti in merito ai risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, che hanno portato al ballottaggio il leader di estrema destra Jean-Marie Le Pen. “La Chiesa – ha detto mons. Grab, durante la presentazione alla stampa del X Simposio dei vescovi europei che si apre oggi a Roma (fino al 28 aprile) – opera nei diversi Paesi europei a seconda dei contesti sociali. Ma oggi c’è una crescente uniformità dei problemi, come il rischio di minacce e derive. La Chiesa non può sopprimere il peso di interessi e propagande diffusissime e potentissime. Nonostante l’intensa attività delle comunità cristiane, che di per sé possono essere un rimedio ideale a queste derive, certe teorie si sviluppano lo stesso in modo dannoso e pericolosissimo”. Sulla possibilità che anche i cristiani abbiano votato Le Pen mons. Grab ha precisato: “Le realtà secolari e temporali sono da illuminare con la luce della fede, però nelle scelte concrete il cristiano deve mantenere distinto ciò che la fede dà come orientamento e i pareri, che possono essere opinabili. Altrimenti i cristiani sarebbero tutti dello stesso partito”. La difesa dei valori, ha sottolineato, “è un impegno che la Chiesa attua da sempre ma è nostro dovere fare sempre di più”. A proposito del tema del simposio “Giovani d’Europa nel cambiamento. Laboratorio della fede”, mons. Grab ha ricordato l’obiettivo comune “di vivere con i giovani un vero laboratorio della fede che metta insieme le loro aspirazioni e i loro tormenti”. “Noi vescovi vogliamo essere capiti e ascoltati dalla gioventù del XXI secolo” ha detto. Spazio verrà dato, nel simposio, anche all’ambito ecumenico – sarà presente una delegazione della Kek, il Consiglio delle Chiese europee – con momenti di confronto sulla Carta ecumenica (varata lo scorso anno a Strasburgo), con l’auspicio che essa possa fornire un contributo al lavoro della Convenzione per il futuro dell’Europa.