I GIOVANI UNIVERSITARI SI PREPARANO ALLA GMG DI TORONTO ” “

Un incontro del Comitato europeo dei cappellani universitari a Madrid, dal 27 al 29 settembre prossimo con la partecipazione dei delegati nazionali della pastorale universitaria; l’incontro delle università più antiche d’Europa a Roma dall’8 al 10 dicembre prossimo, con le università di Bologna, Salamanca, Cambridge, Vienna, Besançon e altre; una giornata europea di preghiera degli universitari a metà marzo 2003; un simposio europeo sul tema “Chiesa e università in Europa” a Roma dal 24 al 27 luglio 2003 con la partecipazione di vescovi, cappellani universitari, docenti, studenti, responsabili di collegi e centri universitari. Sono alcuni degli appuntamenti promossi dal Comitato europeo dei cappellani universitari che fa capo al Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. “All’indomani del Giubileo – ha spiegato al X simposio dei vescovi europei mons. Cesare Nosiglia, vicegerente della diocesi di Roma – abbiamo costituito questo Comitato europeo dei cappellani universitari e abbiamo chiesto a ciascuna conferenza episcopale di nominare un delegato per la pastorale universitaria”. Lo scopo è quello di creare una “rete” tra tutti coloro che si impegnano a portare la testimonianza cristiana nelle università d’Europa. Rapporti che si rafforzano anche attraverso gemellaggi, la partecipazione degli studenti stranieri impegnati nel progetto Erasmus alla pastorale universitaria del Paese che li ospita, la realizzazione di incontri in comune. Tra le varie iniziative si segnala anche lo “University day for Toronto -70 giorni”, il prossimo 8 maggio a Roma, in preparazione della Giornata mondiale della Gioventù che si terrà in luglio nella città canadese. La pastorale universitaria europea, hanno spiegato alcuni giovani intervenuti nel corso del Simposio dei vescovi, si caratterizza per lavorare secondo il modello del “laboratorio culturale”. Questo, ha spiegato Maria Carmela Benvenuto dell’Università di Roma “La Sapienza”, “è un luogo dove studenti e docenti lavorano insieme su un tema culturale cercando di mettere in luce la ricchezza che può derivare dall’apporto cristiano. E’ un’esperienza molto stimolante che apre al dialogo anche con gli studenti e i docenti che hanno opinioni o fedi diverse”.