UN GIOVANE, "I NOSTRI BISOGNI: ” “UN VERO IDEALE, UN VERO MODELLO, UN VERO AMICO" ” “

“I giovani di oggi hanno bisogno di un vero ideale, di un vero modello, di un vero amico. Se non li trovano finiscono per seguire ciò che propone loro il mondo: consumismo, edonismo, fuga nel virtuale, individualismo e massificazione”. E’ la riflessione di un giovane polacco, Tomasz Mikusinski, che interviene oggi alla tavola rotonda sul tema della giornata “Memoria e futuro”, nell’ambito del X Simposio dei vescovi europei, promosso dal Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), in corso fino al 28 aprile a Roma. “L’ideale degli ideali”, per Tomasz, è contenuto nel Vangelo, ed è “la vita di Dio realizzata sulla terra”. Per raggiungerlo, osserva, i giovani hanno bisogno di modelli credibili, e cita alcuni nomi: Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Chiara Lubich, Roger Schutz. Eppure, precisa, “non sempre è così”. Anche in Polonia, dove sono molti i giovani legati alla Chiesa, “crescono tra loro esigenze che la Chiesa non sembra ancora in grado di soddisfare”. I giovani contestano, ad esempio, il vivere la fede esclusivamente nella sua “dimensione verticale”, ossia “rapporto con Dio nella preghiera, nelle celebrazioni liturgiche, nella partecipazione ai sacramenti”. Ma i giovani, suggerisce, “hanno bisogno di trovare delle risposte anche per la dimensione orizzontale della loro vita, per il loro rapporto con quei prossimi che incontrano nelle diverse circostanze della vita quotidiana”. E racconta del portale di una chiesa indiana dove sopra l’entrata è scritto: “Qui si entra per amare Dio”, e sull’uscita: “Qui si esce per amare l’uomo”. “Il Vangelo – dice – la cui essenza è amare, illumina le relazioni umane, mettendo l’uomo nel giusto rapporto con l’altro uomo. Chi cerca di vivere il Vangelo sa che questo stile di vita è fonte di felicità. Quando i giovani la sperimentano sono più difesi nei confronti delle tante proposte di piacere superficiale e passeggero che il mondo consumista può offrire loro”. Alla tavola rotonda sono intervenuti anche un sacerdote e una suora, che hanno ricordato l’importanza di evangelizzare i giovani incontrandoli nel loro ambiente, la necessità di dedicare loro più tempo e il valore della comunità e del volontariato.