” “Ccee: a Venezia incontro sull’ambiente” “

Si terrà a Venezia, dal 23 al 26 maggio, la quarta consultazione delle Conferenze episcopali europee sulla responsabilità per il creato organizzata dal Ccee, il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. Il tema scelto per l’incontro di quest’anno è “Lavoro e responsabilità per il creato. Lo sviluppo sostenibile esige una nuova visione del lavoro”. All’incontro parteciperanno i delegati delle 34 Conferenze episcopali europee, vescovi ed esperti, insieme ad alcuni ospiti di organismi europei internazionali che si occupano in modo specifico di questi temi. Nell’ultimo appuntamento che si è svolto lo scorso anno in Slovacchia, gli esperti del settore avevano affermato che la soluzione della crisi ecologica può nascere solo in una “prospettiva più ampia”, affrontando insieme il problema della lotta alla povertà (“molti paesi altamente indebitati si vedono costretti a distruggere i propri patrimoni di risorse naturali”) e dell’efficienza economica nello sviluppo sociale (“problemi come la disoccupazione impediscono in molti paesi d’Europa di occuparsi delle questioni riguardanti il futuro”). La riflessione continuerà a Venezia approfondendo la dimensione economica della “sostenibilità”: si partirà dal senso cristiano del lavoro (P. Philipp Schmitz – Pontificia Università Gregoriana) e ci si chiederà se “l’economia ispirata al principio della sostenibilità sia una possibile soluzione anche per i problemi della disoccupazione” (Ignazio Musu, Italia). Parte integrante dell’incontro sarà un momento dedicato al contributo delle Chiese d’Europa alla Conferenza “Rio+10” (Johannesburg, settembre 2002). Ci sarà poi un momento di dibattito pubblico su “Lavoro e salute” prendendo come punto di riferimento il caso di Venezia-Porto Marghera e la vicenda di Chernobyl. Non mancherà anche quest’anno il tempo per uno scambio di esperienze che le Conferenze episcopali promuovono a livello locale per la salvaguardia del creato (banche etiche, commercio equo e solidale, bilanci di giustizia, Agenda 21, economia di comunione…).