salute
” “” “La Commissione pari opportunità del PE sta per votare una ” “relazione sui "diritti riproduttivi" che ” “farà discutere. La anticipiamo per SirEuropa” “” “
La questione dei diritti riproduttivi e dei diritti legati alla sessualità. Oltre alle Nazioni Unite e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, anche il Parlamento Europeo interviene sul tema con la Relazione dell’europarlamentare belga Van Lancker, “Salute e diritti sessuali e riproduttivi” che sarà votata in Commissione Pari Opportunità il 22 maggio e in Plenaria nel mese di luglio. SirEuropa ha chiesto un parere a Emilia Franciska Müller , tedesca, del Partito Popolare Europeo, membro della Commissione.
Cosa pensa di questa relazione?
“Con questa relazione si cerca di promuovere la legalizzazione dell’aborto in tutta Europa. Il riferimento all’Est europeo costituisce solo un pretesto dietro al quale si cela il vero obiettivo del documento, tant’è che in effetti non si parla della situazione delle donne dei Paesi candidati, se non in termini statistici. Vi è un grande pericolo quando nella Relazione si fa riferimento al termine di ‘emergency contraception’, che altro non è se non un ingannevole giro di parole per parlare della cosiddetta ‘pillola del giorno dopo’. Non sono nemmeno d’accordo quando si afferma che l’Unione Europea dovrebbe interferire nelle tradizioni culturali e nei costumi degli Stati membri: questo non rientra nelle sue competenze. Anche perché, malgrado l’assenza in ogni caso di qualsiasi carattere vincolante, un eventuale intervento comunitario costituirebbe comunque un’indebita pressione. La conclusione è che la Relazione è contraria ai principi etici e cristiani della nostra comunità di valori”.
Quali sono, secondo lei, gli aspetti positivi della relazione?
“Bisogna fare uno sforzo per trovarne. In generale posso dire che è bene parlare dei diritti delle donne legati al tema della salute e della riproduzione: cosí come è importante che se ne dibatta all’interno del Parlamento Europeo, indipendentemente dalla Relazione specifica, soprattutto in vista dell’adesione dei Paesi dell’Europa Centro-Orientale. E’ altrettanto giusto che il PE se ne occupi con una Relazione”.