” “Il progetto di relazione


Il prossimo 22 maggio, la Commissione per i Diritti della Donna e le Pari opportunità del Parlamento Europeo voterà il progetto di relazione dell’on. Van Lancker (Pse, Belgio) sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi. La relazione – che fa riferimento alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, alla Dichiarazione ed al Programma d’azione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla popolazione e lo sviluppo del 1994 nonché alla Dichiarazione ed al programma d’Azione della Quarta Conferenza mondiale sulla donna del 1995 – affronta l’argomento partendo dall’affermazione che “le donne dovrebbero avere la libertà di compiere le proprie scelte informate quanto alla propria salute sessuale e riproduttiva e avere tutte le possibilità e i mezzi per farlo”. Secondo Van Lancker ricerche di settore dimostrerebbero che “il numero degli aborti praticati è inferiore nei Paesi che combinano una legislazione molto liberale in materia di interruzione della gravidanza con un’efficace educazione sessuale, con servizi di pianificazione familiare di alta qualità e con la disponibilità di un’ampia gamma di contraccettivi”. Per evitare rischi per la salute delle donne, la relazione propone il ricorso alla “contraccezione d’emergenza”, invitando gli Stati membri e gli Stati candidati (all’interno dei quali si registrano ‘alti tassi abortivi’ e ‘scarso ricorso alla contraccezione’) a porre in essere misure per garantire la salute personale e riproduttiva, di concerto con le organizzazioni della società civile. Malgrado nel testo si affermi che “l’aborto non dovrebbe essere promosso come un metodo di pianificazione familiare”, la proposta di risoluzione “raccomanda che, al fine di salvaguardare la salute femminile, l’aborto debba essere legale, sicuro e accessibile a tutti” e “invita i governi degli Stati membri e dei paesi candidati ad astenersi, in qualunque caso, dal perseguire le donne che si sono sottoposte ad aborto illegale”.