Mutamenti climatici, biodiversità, emergenza acqua e desertificazione, lotta alla povertà, promozione di stili di vita sostenibili, centralità della persona nelle politiche sociali e ambientali. Sono queste le sfide che l’umanità è chiamata ad affrontare nel prossimo futuro e le proposte che le Chiese porteranno all’attenzione della prossima Conferenza Onu “Rio +10” sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Johannesburg dal 26 agosto al 4 settembre. Se ne è parlato a Venezia, nel corso dei lavori della IV Consultazione del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) su lavoro e responsabilità per il creato, svoltasi dal 23 al 26 maggio.
Per Antonella Visintin della Rete ecumenica europea per l’ambiente (Ecen) “i mutamenti climatici rappresentano una delle urgenze più gravi che coinvolgono vari altri fattori, non ultimo quella della mobilità umana. Senza dimenticare la scarsità dell’acqua e della desertificazione che rappresenteranno cause di guerre future”. Stefan Lunte, delegato della Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea), ha sottolineato che uno sviluppo sostenibile non può prescindere dalla adozione di stili di vita sostenibili e quindi dal contributo che le Chiese possono portare in questo ambito. “La lotta alla povertà ha poi aggiunto – non può non tenere conto delle esigenze dei popoli più poveri ed una di questa è certamente l’acqua. Condividere le risorse della terra con i popoli più poveri significa dare loro la tecnologia utile per farlo, come strumenti per rendere potabile l’acqua o per trasferirla da un luogo all’altro”. Sui temi della povertà è intervenuto anche Kishore Jayabalan, del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace che ha annunciato la preparazione di una nota sullo sviluppo sostenibile e lo sviluppo umano in vista del vertice di Johannesburg. Il testo “non sarà un documento ma un semplice libretto” – affronterà “temi come lo sradicamento della povertà, la cooperazione internazionale e l’assistenza finanziaria”. “Sappiamo infatti – ha detto Jayabalan – che la povertà è il problema più grande. E’ ormai chiaro che quando un paese ha uno sviluppo sostenibile, i problemi sociali e ambientali diminuiscono. Ma per la Santa Sede è importante anche richiamare l’attenzione della comunità internazionale alla persona umana che è la risorsa più importante”. La Santa Sede – ha detto Jayabalan – porterà quindi al vertice di Johannesburg “la voce dei poveri ma soprattutto la voce dell’uomo in tutti gli aspetti, materiali ma anche culturali e spirituali della vita dell’uomo”.