Si è riunito dal 24 al 31 maggio a Stjarnholm, in Svezia, il Gruppo di lavoro congiunto tra la Chiesa cattolica e il Consiglio mondiale delle Chiese, sotto la presidenza dei due “co-moderatori”, l’arcivescovo cattolico di Glasgow, Mario Conti ed il vescovo luterano, Jonas Jonson. Nel corso dei lavori, i rappresentanti delle Chiese hanno condiviso momenti di scambio e riflessione sulla situazione internazionale che si è creata dopo l’11 settembre e in seguito all’inasprirsi del conflitto mediorientale. Parte dei lavori è stata riservata allo studio dei matrimoni interconfessionali che “interessano si legge nel comunicato finale – ormai un numero sempre maggiore di cristiani”. Le Chiese hanno concordato sulla necessità di studiare più approfonditamente il ruolo ecumenico delle famiglie interconfessionali e le implicazioni dei matrimoni tra partner di differenti tradizioni.
