Unione Europea: "tolleranza zero"” “

” “Un piano di sostegno comunitario alla lotta contro il doping nello sport e 32 progetti ” “pilota: così l’UE scende in campo per ” “sconfiggere questo fenomeno ” “


Malgrado l’adozione nel 1989 della Convenzione Europea della Lotta contro il Doping del Consiglio d’Europa, è in occasione del Consiglio Europeo di Vienna del dicembre 1998 che l’Unione europea ha espresso la propria preoccupazione sull’ampiezza e la gravità del doping nello sport. Nello stesso periodo, il Parlamento Europeo adottava una risoluzione con la quale si chiedeva alla Commissione di valutare la reale dimensione del problema e di proporre misure a livello comunitario. Nel dicembre del 1999 la Commissione ha presentato una comunicazione ed un “piano di sostegno comunitario alla lotta contro il doping nello sport”. Nel 2000 è stata aperta una linea di bilancio destinata alla Commissione Europea per il finanziamento di azioni pilota nel campo dell’antidoping. Nel corso del 2001, l’aggravarsi della situazione doping ha convinto l’autorità di bilancio europea ad iscrivere una nuova linea per finanziare progetti pilota a favore delle campagne antidoping in Europa. Sono stati finanziati 32 progetti su diversi aspetti del problema, tra i quali: questioni biomediche e giuridiche del doping; armonizzazione di regole, procedure, esami e liste di sostanze illecite; prevenzione e informazione, in particolar modo dei giovani, sui rischi per la salute; aspetti etici del doping; funzione dei giovani come ambasciatori dello sport pulito.
Secondo Jacob Kornbeck, DG Istruzione e Cultura, Unità Sport “si puó parlare di successo dei progetti pilota. Abbiamo finanziato 16 proposte per il periodo 2000-2001 ed altrettante per il periodo 2001-2002. Vi è una grande diversità di progetti ed una buona copertura geografica del territorio europeo, considerato che il partenariato minimo richiesto era di cinque enti provenienti da cinque Stati membri dell’Unione”. A spiegare a SirEuropa il perché dell’iniziativa dell’Unione contro il doping è Christophe Forax, portavoce del servizio stampa e comunicazione della Commissione Europea per le politiche dell’istruzione e della cultura: “l’origine è duplice. Fu lo stesso Presidente Prodi che nel corso del discorso inaugurale davanti al PE nel 1999 elencò tra i temi concreti per i cittadini, previsti nel programma della Commissione, la lotta contro il doping nello sport. Inoltre, la Commissaria responsabile dell’Istruzione e della Cultura, con delelga per lo sport, Viviane Reding, vuole aprire un nuovo dialogo con il mondo dello sport. L’azione della Commissione è anche frutto di un incontro che Romano Prodi ha avuto alla fine del 2001 con il Presidente del CIO, Jacques Rogge, sulla necessità di inserire nel nuovo Trattato dell’UE un articolo sul doping”.
“Attualmente – prosegue il portavoce – il Parlamento Europeo stanzia 5 milioni di euro annui per azioni preparatorie e progetti pilota. La Commissione, inoltre, si accinge ad approvare il primo “Programma comunitario di lotta contro il doping. La Commissione punta alla prevenzione e all’educazione negli Stati membri con l’aiuto delle organizzazioni sportive e dei Comitati olimpici nazionali”. Secondo Forax non si può ancora parlare di politica comunitaria antidoping perché “le varie Federazioni sportive hanno diversi regimi sanzionatori, spesso aleatori, che mancano anche della possibilità per la giustizia ordinaria di intervenire al fine del rispetto delle sanzioni sportive”. Ciò a cui la Commissione mira è far “avanzare il dossier doping attraverso una pressione politica e gesti concreti; ad esempio, trovando il modo con il quale il Consiglio Giustizia e Affari Interni possa lottare contro il traffico di sostanze dopanti, o ancora lavorando sulle statistiche, sulle cause del doping, sull’informazione degli sportivi e degli stessi medici, troppe volte ignari del problema. Il tutto – conclude Forax – in un’ottica di lungo periodo, senza dimenticare che il 2004 sarà, da un lato, l’Anno europeo dell’istruzione attraverso lo sport, e, dall’altro, Anno olimpico ad Atene, Giochi per i quali la parola d’ordine della Commissione nei confronti del doping è ‘tolleranza zero'”.
G.A.G.