Si è concluso il 16 giugno a Francoforte il congresso annuale delle “Tafeln”, in tedesco “tavole”, l’equivalente del nostro “banco alimentare”. L’incontro, intitolato “Ognuno dà quel che può”, è stato l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività dell’organizzazione che nell’anno passato ha coinvolto circa 18 mila persone. I volontari delle “Tafeln” ritirano il cibo avanzato e qualitativamente intatto proveniente da supermercati, centri di produzione alimentare, così come da privati, per smistarlo a favore di organizzazioni assistenziali. Ogni giorno, oltre 160 tonnellate di cibo sono state distribuite gratuitamente, o dietro un compenso simbolico di 1 Euro, a persone seguite dagli assistenti sociali, a disoccupati e pensionati, rifugiati, stranieri e senzatetto, famiglie con reddito insufficiente. Come il “banco alimentare” italiano, l’esperienza tedesca si ispira alla “St. Mary’s Food Bank”, fondata nel 1969 negli Stati Uniti. Le prime “Tafeln” tedesche risalgono al 1993.