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” “"L’Europa non potrà ignorare la sua eredità cristiana", Al nuovo appello del Papa rispondono 250 docenti universitari di tutto il continente, riuniti a Roma per riflettere sulla futura Costituzione europea” “” “
“Nel processo in atto verso un nuovo ordinamento istituzionale l’Europa non potrà ignorare la sua eredità cristiana”. E’ quanto scrive Giovanni Paolo II, nel messaggio inviato ai partecipanti al Convegno “Verso una Costituzione Europea?”, svoltosi a Roma nei giorni scorsi per iniziativa dell’Ufficio per la pastorale universitaria del vicariato di Roma, in collaborazione con la Federazione delle università cattoliche d’Europa (Fuce), la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece), il Servizio Cei per il progetto culturale (cfr. Sir n. 48/2002). Per il Papa, occorre fare “memoria” di quelle “radici cristiane” che “hanno segnato la storia europea”, senza però “cedere a nessuna tentazione nostalgica” o accontentarsi di “una meccanica duplicazione dei modelli del passato”, ma “aprendosi alle nuove sfide emergenti con fedeltà creativa”.
Mostrare che i valori della nuova Europa “affondano le loro radici nella tradizione cristiana ha proseguito il Santo Padre – è vantaggioso per tutti, a qualsiasi tradizione filosofica o spirituale appartengano, e costituisce il solido fondamento per una convivenza più umana e più pacifica”. Giovanni Paolo II ritiene infatti che solo sulla base di tali “valori condivisi” sarà possibile “raggiungere quelle forme di consenso democratico necessarie per delineare, anche a livello istituzionale, il progetto di un’Europa che sia davvero la casa di tutti, nella quale nessuna persona e nessun popolo si senta escluso, ma tutti possano sentirsi chiamati a partecipare alla promozione del bene comune nel Continente e nel mondo intero”.
Al convegno romano hanno partecipato 250 persone, provenienti da 23 Paesi europei. La prossima iniziativa in programma: sarà l’incontro delle università più antiche d’Europa, che si terrà a Roma dall’8 al 10 dicembre prossimi e sarà preceduto da una riunione del Comitato europeo dei cappellani universitari (Madrid, 27-29 settembre). Qui di seguito, proponiamo alcune riflessioni che il Sir ha raccolto a margine del convegno tra professori di diverse università europee.