Università di Lione” “

“L’Europa ha bisogno di una Costituzione, ma ci vuole tempo, non si può andare troppo veloci”. A frenare sui tempi di realizzazione è Francois Pierre Boursier dell’Università Cattolica di Lione. Il docente invita a considerare l’ondata populista che sta caratterizzando in questo periodo l’Europa. E’ – a parere del professore – la manifestazione di “un’inquietudine di fondo”. “La costruzione dell’Europa – aggiunge – sembra rivolgersi con favore alle classi medie. Le classi popolari si sentono messe da parte, temono di subire, di essere vittime dell’Europa”. Ecco perché a livello sociale “è molto importante invece che abbiano la convinzione di un’Europa plurale”.
Boursier fa riferimento a quanto è successo in Francia con le elezioni. “Le Pen – racconta Bousier – ha conquistato i 25 dipartimenti che avevano detto no a Maastricht. Questo deve far riflettere. Il grande rischio di un’accelerazione nel processo costituzionale è proprio l’effetto di rigetto”. Secondo il docente, “il punto da cui partire è ripensare le identità nazionali. In Francia si imparano sempre meno le lingue europee e il telegiornale del canale TF1 ha ritirato il corrispondente da Berlino. Spie di un’evidente paura di costruire l’edificio europeo. Alcuni pensano che l’Europa farà la nostra infelicità”. In questo contesto, le università cattoliche e le Chiese hanno “un compito fondamentale”: “diventare sempre più protagoniste, ideando occasioni di scambio, dibattito e confronto, e garantendo una presenza nella cultura, nell’educazione, nell’economia”.