“Uno dei contributi più importanti che le università possono dare alla costruzione di una identità europea, è la formazione della classe dirigente: per le università cattoliche, penso soprattutto a quella fondata da Agostino Gemelli, questo è stato sempre un obiettivo prioritario. L’Università Cattolica di Milano è stata fondata proprio per promuovere una classe dirigente che non fosse solo di formazione risorgimentale”: questo il pensiero espresso da Lorenzo Ornaghi, pro-rettore dell’Università Cattolica e vice presidente della Fuce (Federazione europea degli atenei cattolici).
“Per la costruzione dell’Unione europea ha proseguito Ornaghi – questo obiettivo è fondamentale; di che cosa ha bisogno l’Europa? Certo dell’assetto politico-istituzionale verso il quale stiamo andando con grande fatica, ma sempre più avrà bisogno di una classe politica ‘europea’, quindi non la convergenza di frazioni di classe politica nazionali, ma una classe politica che ‘nasce’ come europea, ‘pensa’ come europea e ‘opera’ come europea. Ciascuna università, e quelle cattoliche in particolare, accanto al compito che non possono abbandonare della formazione di una classe politica ‘locale’, hanno l’urgenza di formare la classe politica europea.
Sotto questo profilo, la specificità degli ordinamenti delle diverse università cattoliche, ognuna caratterizzata da rapporti diversi con lo Stato cui appartiene (come è stato messo in luce dal rapporto della Fuce), costituisce una difficoltà: occorre ideare titoli congiunti. Diventa ancora più importante, in questo senso, il lavoro di collegamento tra le varie realtà universitarie svolto dalla Fuce.
D’altra parte, percorsi formativi in comune e master congiunti possono aiutare, ma occorre da parte di tutti uno sforzo culturale: ‘pensare’ in maniera europea”.