Le autonomie locali chiedono più poteri” “

Nel corso della sessione plenaria del Comitato delle Regioni (CdR) che ha avuto luogo a Bruxelles il 3 e 4 luglio scorsi, il vicepresidente della Convenzione per il futuro dell’Europa, Giuliano Amato, ha posto il ruolo delle autonomie regionali e locali al centro del dibattito sulle riforme europee. In occasione dell’adozione del primo contributo scritto del Comitato alla Convenzione – basato su un documento di compromesso redatto dal Gruppo di lavoro composto da 16 membri del CdR – Amato ha sottolineato come, malgrado da più parti il rafforzamento dei livelli locali sia considerato sinonimo di antieuropeismo, la “chiave essenziale per il funzionamento democratico delle nostre società risiede nel potenziamento delle responsabilità regionali e locali. Tale bisogno – ha aggiunto Amato – non è minore del bisogno d’Europa”. Il vicepresidente della Convenzione, da un lato, ha dichiarato di condividere le richieste del Comitato per un suo maggior coinvolgimento nel processo decisionale comunitario, sottolineando però dall’altro come il compito primario del Comitato deve consistere nel “far sì che le responsabilità locali e le competenze che ne permettono l’esercizio siano salvaguardate nella nuova architettura europea”. Giuliano Amato ha delineato un nuovo metodo fondato sulle “competenze condivise” tra i vari livelli di governo, all’interno del quale l’Unione dovrebbe limitarsi ad adottare i principi generali della legislazione demandando alle amministrazioni nazionali e sub-nazionali il compito di “adottare e applicare le proprie misure” quando titolari delle relative competenze.