Le politiche dell’UE per lo "sviluppo sostenibile"” “

Per “sviluppo sostenibile” si intende la capacità di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i propri. “Agenda 21” è il piano d’azione globale per lo sviluppo sostenibile adottato nel 1992 dalla conferenza mondiale di Rio de Janeiro. L’obiettivo primario di Agenda 21, composto da oltre cento programmi tematici per altrettanti settori, consiste nel riformare le modalità della cooperazione internazionale per lottare contro la povertà e porre fine al deterioramento dell’ambiente. La Comunità Europea, firmataria assieme agli Stati membri, si è impegnata fin dall’inizio per recepire nella propria legislazione i principi di Agenda 21, favorendo al contempo l’applicazione di Agende 21 locali (cinquemila in Europa su un totale mondiale di seimila) da parte delle autorità territoriali dei Paesi membri.
Nel 1997, la Commissione Europea ha presentato il Rapporto “Agenda 21 – I primi cinque anni – Applicazione di Agenda 21 nella Comunità Europea”, cui ha fatto seguito nel 2000 la “Relazione alla Commissione delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile”. I due documenti contengono informazioni dettagliate sulle misure adottate e sulle autorità responsabili tanto a livello comunitario quanto a livello nazionale e sub-nazionale per l’applicazione dei principi di Rio. In particolare, il quinto programma d’azione comunitario “Per uno sviluppo durevole e sostenibile” per il periodo 1992-2000 ha stabilito i principi e le linee-guida di una strategia comunitaria culminata con l’integrazione dell’ambiente nelle politiche dell’UE sancita dal Consiglio europeo di Vienna del 1998.
Di recente, l’Unione ha adottato il sesto programma comunitario d’azione ambientale per il periodo 2001-2010, intitolato “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”. Il nuovo programma si pone come obiettivo principale la corretta applicazione della normativa ambientale vigente, facendo riferimento a quattro aree prioritarie (cambiamento climatico, natura e biodiversità, ambiente e salute, uso sostenibile delle risorse naturali e rifiuti) e ad altrettanti “approcci chiave” (integrazione delle tematiche ambientali nelle politiche comunitarie, cooperazione con l’industria e con i consumatori, miglioramento dell’accesso all’informazione ambientale per i cittadini, sviluppo di una “coscienza ambientale” per l’uso della terra). Nel maggio 2001, inoltre, è stata adottata la Comunicazione “Strategia europea per lo sviluppo sostenibile”, che definisce obiettivi di sviluppo sostenibile incentrati sul cambiamento climatico, sui trasporti, sulla salute e sulle risorse naturali.
G.A.G.