Uniti contro la pedofilia” “

” “Un documento dei vescovi francesi sulla piaga della pedofilia offre indicazioni utili ” “agli educatori” “” “” “

“La Chiesa cattolica intende combattere assiduamente la pedofilia e quindi collaborare al lavoro già iniziato dalle varie amministrazioni (giustizia, istruzione, famiglia…) e da numerose associazioni”, dichiara a SirEuropa mons. Jacques David , vescovo di Evreux, riferendosi ai diversi recenti casi che hanno scosso la Chiesa di Francia: secondo l’inchiesta guidata nel 2001 dalla Conferenza episcopale nazionale, 118 sacerdoti sono stati messi sotto inchiesta per pedofilia, 30 sono stati condannati, di cui 11 incarcerati e 21 che hanno già scontato la loro pena. La risposta dei vescovi francesi è un dossier dal titolo “Combattere la pedofilia – Punti di riferimento per gli educatori” che, elaborato sotto la guida di mons. David, riunisce le riflessioni di teologi, specialisti di morale pastorale e giovanile, formatori nei seminari, giuristi, psicanalisti, sessuologi e giornalisti, per “contribuire alla rivelazione e alla prevenzione di atti simili, pur preservando il clima di fiducia indispensabile a qualsiasi vita di società”. Destinato ad una larga diffusione presso le strutture diocesane, gli istituti cattolici ed i movimenti di apostolato laici, lo strumento di lavoro (52 pagine) si prefigge di fornire “informazioni semplici sulla realtà assai complessa della ‘pedofilia’”.

“L’educazione dei bambini e dei giovani si fonda sulla fiducia. Questa fiducia viene distrutta dagli atti di pedofilia, che destabilizzano profondamente le vittime e, nei fatti, tutta la nostra società”: si apre con queste parole il messaggio con il quale l’arcivescovo di Bordeaux e presidente della Conferenza episcopale francese, mons. Jean-Pierre Ricard, introduce il documento. Nella maggior parte dei casi, i ragazzi vittime di abusi sessuali conoscono bene il proprio aggressore, in quanto di norma fa parte del proprio ambiente familiare o educativo. L’orrore della situazione determinatasi con l’abuso sessuale ha degli effetti “disastrosi” – sottolinea il testo – ben documentati dalle scienze umane e attorno ai quali occorre poi un lungo lavoro di recupero e ricostruzione della personalità. Il problema – per i vescovi francesi – è quindi di poter comprendere come si caratterizza una “relazione sana” e quando un educatore, a qualunque ambiente appartenga (scuola, parrocchia, famiglia, centri aggregativi vari) , risponda o meno ai requisiti di un servizio ai più piccoli svolto con dedizione, competenza e retta intenzione. Il riconoscimento di personalità “aggressive” sotto il profilo pedofilo risulta uno dei compiti più difficili, in quanto si è di fronte di volta in volta a nevrotici, con strutture psichiche “variabili”, in cui gli aspetti psicopatologici si confondono o vengono camuffati sotto un velo di “normalità”. Il testo si sofferma quindi sui “segnali di allerta” che comunque, in qualche modo, è possibile riconoscere in persone a volte “insospettabili”: tra questi l’assenza di lavoro d’équipe, il silenzio abituale su alcuni temi, il circondarsi sempre degli stessi ragazzi, il passaggio da un’istituzione a un’altra senza motivi apparenti, il moltiplicare i regali agli stessi bambini.
Secondo i vescovi francesi occorre analizzare a fondo le situazioni potenzialmente a rischio di risvolti pedofilici, agendo e “reagendo” con strumenti adeguati, a partire dalla chiarezza nella proposta della morale evangelica. Il passaggio più difficile è rappresentato dalla raccolta di confidenze da parte dei ragazzi, quando si ha un fondato sospetto che il rapporto con l’educatore sia “a rischio”. Sotto l’aspetto ricostruttivo della personalità, il documento dei vescovi francesi avanza piste di lavoro sia nei confronti dei piccoli violati, sia degli adulti aggressori, tenendo conto e riaffermando il principio che occorre in ogni caso applicare le leggi vigenti e diffonderne la conoscenza, anche a scopo preventivo. Il discorso più impegnativo, alla luce del messaggio evangelico, è quello del “perdono” che – secondo i vescovi francesi – va riproposto nell’insieme dell’azione educativa.
Luigi Crimella