La nona sessione plenaria della Convenzione sul futuro dell’Europa, in programma a Bruxelles il 3 e 4 ottobre, presenta quattro punti fondamentali all’ordine del giorno. In primo luogo, si svolgerà il dibattito sulla relazione del gruppo di lavoro “personalità giuridica dell’Unione” presieduto da Giuliano Amato, seguito dalla presentazione dello stato di avanzamento dei lavori del gruppo “Carta dei diritti fondamentali”, presieduto dal Commissario Antonio Vitorino. E’ anche prevista la relazione della deputata inglese della House of Commons e membro del Presidium della Convenzione, Gisela Stuart, sui lavori del gruppo che si interessa del “ruolo dei Parlamenti nazionali”. Verrà dato spazio al dibattito sulle conclusioni del gruppo di lavoro “sussidiarietà” presieduto dall’eurodeputato spagnolo Inigo Mendez de Vigo. Secondo la relazione del gruppo di lavoro il principio di sussidiarietà è “un principio di natura essenzialmente politica”, perciò il controllo preventivo sulla sua corretta applicazione dovrebbe essere “di tipo prettamente politico” (con la partecipazione dei Parlamenti nazionali), mentre il controllo successivo, di natura giuridica, andrebbe demandato alla Corte di Giustizia di Lussemburgo, ampliando il ventaglio delle possibilità di adire la Corte da parte degli Stati e delle istituzioni comunitarie. Le prime proposte condivise dal gruppo sono tre: “Rafforzare l’applicazione del principio di sussidiarietà da parte delle istituzioni che partecipano al processo legislativo, cioè il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione, durante la fase di elaborazione e di esame delle proposte di atti legislativi; istituire un meccanismo di allarme preventivo, ‘early warning system’, di natura politica volto a rafforzare il controllo del rispetto del principio di sussidiarietà da parte dei parlamenti nazionali; estendere la possibilità di ricorso alla Corte di Giustizia per inosservanza del principio di sussidiarietà”.