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“Donne e famiglie nelle migrazioni” è il tema del seminario organizzato dal Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa) che si svolgerà dal 9 al 14 ottobre a Smirne, in Turchia, al quale parteciperanno i vescovi delegati e i direttori nazionali della pastorale per le migrazioni. Un tema che, “oltre ad essere attuale e quasi obbligatorio spiegano gli organizzatori per la nota situazione in cui si viene a trovare la donna che lascia volontariamente o forzatamente il proprio Paese (lavoro nero, prostituzione) intende offrire suggerimenti umani e cristiani per la soluzione di un problema che interessa i Paesi europei come punto di arrivo e decine di altri come punto di partenza”. La Turchia è essa stessa terra d’emigrazione: i turchi sono infatti il gruppo di immigrati più numeroso d’Europa.
Ciò che caratterizzerà questo seminario sarà l’incontro con alcuni docenti dell’Università di Smirne per affrontare il tema anche con il contributo dei musulmani. Saranno una ventina i delegati che prenderanno parte all’incontro, che sarà presieduto da mons. Amédée Grab, vescovo di Coira e presidente del Ccee. Interverranno studiosi turchi, tedeschi, italiani e un rappresentante del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti. Al termine verranno stilate alcune “raccomandazioni” pratiche per le Chiese europee. Il 13 ottobre, giorno di chiusura del seminario, si svolgerà una solenne concelebrazione nella basilica del Concilio a Efeso, occasione speciale accordata dal governo turco all’arcivescovo di Smirne, mons. Giuseppe Bernardini, una sola volta l’anno.