Germania” “” “

Da Lubecca a Monaco il contributo è obbligatorio. Così si sostiene la Chiesa cattolica tedesca, con ogni Land libero di fissare la sua imposta sul reddito delle persone fisiche e sui redditi subordinati. La Kirchensteuer (tassa ecclesiastica) varia dall’8% della Baviera e del Baden-Württemberg, fino al 9% di tutti gli altri Laender. La tassa è obbligatoria per i cattolici iscritti nelle liste diocesane: e la cronaca recente è spesso tornata sul tema della disaffezione e dell’esodo silenzioso di circa 150.000 cattolici ogni anno, visto che la cancellazione dalle liste corrisponde non solo ad una mancata contribuzione ma anche all’uscita dalla comunità. La Kirchensteuer è versata dunque allo Stato, che poi provvede a consegnarla alle diocesi. La crisi di questo strumento, fino a pochi anni fa sentito e condiviso, ha portato alla necessità di una campagna di comunicazione, che tuttavia non tocca mai esplicitamente il tema. E’ piuttosto uno spot sulle opere sociali e caritative realizzate dalla Chiesa cattolica, in Germania e nei Paesi in via di sviluppo, dove i cattolici tedeschi inviano ogni anno un miliardo di vecchi marchi (circa mille miliardi di vecchie lire).