Ungheria” “” “

A partire dal 1997 la Chiesa cattolica in Ungheria (a cui fa riferimento il 70% della popolazione) è liberamente finanziata attraverso la dichiarazione dei redditi con l’1% del reddito imponibile personale, a differenza dell’Italia dove l’otto per mille fa riferimento al totale del gettito Irpef. Gli ungheresi possono scegliere tra le confessioni riformata, luterana, ebraica, evangelica, battista e serbo-ortodossa oppure destinare l’1% ad un fondo pubblico per scopi sociali e culturali. Le scuole cattoliche ricevono gli stessi finanziamenti di quelle pubbliche. La Chiesa inoltre può ricevere contributi per restauri e tutela del patrimonio artistico. Nel dicembre 2001 questa forma di finanziamento è stata ribadita nell’ambito di accordi bilaterali tra Stato e Santa Sede. La Chiesa cattolica ungherese ha accesso alle due reti tv nazionali che trasmettono sia la Messa che programmi religiosi. Ma per ora più che di spot si parla di istruzioni per l’uso ai contribuenti.