Regno Unito: ” “aperti alla multicultura” “” “

La scuola britannica è un laboratorio ” “di integrazione multiculturale ma oggi deve far fronte al ” “disagio dei docenti che ne chiedono una ” “radicale riforma ” “


“Un’educazione primaria e secondaria di base disponibile per tutti; l’inclusione di tutte le religioni e nazionalità” sono queste, secondo padre Peter Humfrey , consigliere nazionale per l’educazione e la catechesi della Conferenza episcopale cattolica di Inghilterra e Galles, alcune delle peculiarità del sistema d’istruzione britannico, che pure è attraversato, in queste settimane, da venti di crisi, viste anche le agitazioni del 5 novembre scorso con lo sciopero dei docenti e del personale di circa 40 scuole per l’aumento dello stipendio. A padre Humfrey abbiamo posto alcune domande.

Qual è la ricchezza del sistema educativo britannico?
“Un’educazione primaria e secondaria di base disponibile per tutti; l’inclusione di tutte le religioni e nazionalità; la coerenza dell’educazione impartita tramite il curriculum, cioè il programma nazionale; ampie opportunità di arricchimento del programma della scuola con attività extracurricolari, cioè non accademiche, come lo sport la cultura, il servizio civico e sociale, viaggi”.
Ci sono proposte di riforma?
“La riforma del sistema educativo è un processo continuo. Le questioni più scottanti riguardano l’inclusione: riuscire, entro il 2010, a mandare all’università il 50 % degli studenti che terminano la scuola superiore, il miglioramento della scolarizzazione e dell’alfabetizzazione”.
Qual è il contributo delle scuole cattoliche?
“Le scuole cattoliche nel Regno Unito sono circa 2500, principalmente superiori. Tra i nostri iscritti molti sono musulmani. A nord di Londra c’è una scuola cattolica dove i musulmani sono il 47 %. La gente apprezza lo sforzo delle nostre scuole per garantire l’inclusione, l’uguaglianza, la multiculturalità… In ogni caso, per il sistema educativo inglese l’insegnamento della religione non deve essere confessionale ma deve coprire tutte le religioni ed è obbligatorio fino a 16 anni”.
Come si mantengono le scuole e le università?
“Le scuole cattoliche sono finanziate dal governo e dalle autorità locali. Abbiamo una certa autonomia grazie all’Education Act del 1944, tramite il quale paghiamo il 10% dei costi principali. Non ci sono università cattoliche. Abbiamo cinque collegi cattolici che sono affiliati ad altre università laiche e finanziati dal governo. Le scuole cattoliche, come quelle di altre confessioni, sono gratuite e quindi ‘statali’ e mantengono una quasi totale indipendenza nel nominare i docenti che sono tecnicamente ‘impiegati’ dai vescovi. Godiamo inoltre di una quasi totale libertà nel nominare i docenti che sono di solito cattolici o vicini alla Chiesa”.