parlamento europeo" "

La parola alle "matricole"” “

” “Si è svolta la prima ” “sessione del ” “parlamento ” “europeo aperta ai ” “rappresentanti dei 10 paesi candidati ” “all’adesione. Confermata la data del 1° maggio 2004 ” “per la nascita della "Europa a 25"” “



Si è svolta dal 18 al 20 novembre a Strasburgo la sessione speciale del Parlamento Europeo dedicata all’allargamento, alla presenza di 199 parlamentari dei Paesi candidati e con vistose assenze tra i ranghi degli europarlamentari. La Turchia non era presente perché, per ragioni di tempo, non è stata in grado di nominare i dodici rappresentanti della nuova Assemblea Nazionale.

“Compatrioti europei”. Il dibattito della “sessione allargata” del Parlamento Europeo si è aperto con l’intervento del Presidente del PE, Pat Cox, che ha salutato “i compatrioti europei” presenti in aula ricordando il carattere “pacifico e volontario” della costruzione europea e l’importanza dei Parlamenti come legame democratico indispensabile con e tra i popoli europei. Anders Fogh Rasmussen, Primo Ministro danese e Presidente in carica del Consiglio, si è felicitato del dibattito sull’allargamento, evento “epocale” che il suo governo ha sempre considerato “priorità delle priorità”. Rasmussen ha ricordato le questioni ancora aperte che dovranno essere risolte nelle prossime tre settimane prima del Consiglio Europeo di Copenhagen (12 e 13 Dicembre): in primo luogo, il fatto che dopo il Vertice di dicembre e conclusi tutti i negoziati non vi sarà più spazio per ulteriori richieste da parte dei Candidati; quindi Cipro, sulla cui riunificazione le parti ora discutono in base ad una proposta dell’ONU; gli allargamenti futuri dell’Unione a Bulgaria e Romania previsti ancora non ufficialmente per il 2007; infine la questione della Turchia, ormai definita unanimemente Paese “candidato” e non più solo “candidabile”, relativamente alla quale il Premier danese ha ribadito la necessità di rispettare i criteri politici prima di iniziare i negoziati per l’adesione.
Come il “primo giorno di scuola”. Il Presidente della Commissione europea Romano Prodi ha paragonato la sessione speciale ad un “primo giorno di scuola”, disorganizzato ma allegro e ha descritto l’allargamento come un “capolavoro” dell’Europa che è chiamata d’ora in poi ad assumersi maggiori responsabilità internazionali, soprattutto verso i Balcani ed il Bacino del Mediterraneo. “Pace, democrazia, prosperità e solidarietà”: queste, per Prodi, le aspettative dei popoli dell’Europa centro-orientale nei confronti dell’Unione Europea. Dopo gli interventi dei rappresentanti dei gruppi politici (tutti i 199 parlamentari presenti a Strasburgo hanno partecipato alle riunioni dei gruppi politici il 18 novembre, compresi 23 “non iscritti”) e dei leader delle delegazioni nazionali, il dibattito è entrato nel vivo con gli interventi dei parlamentari dei Paesi dell’allargamento. Il polacco Jozef Olesky, ha parlato di “irreversibilità” del processo di allargamento, sottolineando che i Paesi candidati si aspettano dall’Europa a ventisette “stabilità e solidarietà”. Altri parlamentari, tra i quali il Presidente del Parlamento Ceco Lubomir Zaoralek, l’ungherese Bela Katona e lo slovacco Jan Fidel si sono detti fiduciosi nella possibilità di superare gli ultimi ostacoli sulla via dell’adesione, ovvero le questioni agricole e finanziarie, mettendo l’accento sulla legittimità delle richieste da parte dei candidati. Parecchi rappresentanti dei candidati hanno chiesto all’Unione un trattamento paritario “per partner corretti che condividono gli stessi valori di giustizia e di diritto” ( Roman Jakic, deputato sloveno). Particolarmente applaudita è stata l’affermazione del polacco Janusz Wojciechowski secondo il quale “l’allargamento è un processo bilaterale: i Paesi candidati aderiranno all’Unione Europea, e l’Unione Europea aderirà ai Paesi candidati”.
Il problema delle lingue. In conclusione, Anders Fogh Rasmussen ha affermato che il vertice di Copenhagen sarà in grado di assumere le decisioni definitive, confermando la notizia che la data ufficiale per l’adesione dovrebbe essere il 1° maggio 2004. Il Commissario all’allargamento Günter Verheugen ha sottolineato come, “terminato il lavoro tecnocratico, spetta ora ai Parlamenti nazionali dei Candidati convincere i propri cittadini ad aderire al progetto europeo”. A conclusione del dibattito, il presidente dell’Europarlamento Pat Cox ha ricordato che su un totale di 61 interventi, ben 44 sono stati effettuati dai parlamentari dei Paesi candidati. Cox ha anche ringraziato gli interpreti che hanno reso possibile una seduta in cui sono state utilizzate 23 lingue e 506 diverse combinazioni linguistiche.
G.A.G.